Promesse, soltanto promesse!
Promesse, solo promesse e un obiettivo temporale spostato sempre più avanti. Da cento a mille giorni con la speranza di arrivare prima alle elezioni anticipate. Questo è il governo Renzi, uno sproloquio di promesse sempre più roboanti e pochissime realizzazioni, se non quelle che interessano in primis lor signori. Legge elettorale, riforma del Senato, parziale abolizione delle Provincie, Città Metropolitane che si trasformeranno si fa presto a dirlo in nuovi e più acuti centri di spesa, senza un briciolo di buon senso e di necessari tagli. La riforma della pubblica amministrazione e della burocrazia, scomparsa all’orizzonte, la vendita delle auto blu ferma a 52 unità, l’accorpamento della Motorizzazione e del PRA con scioglimento dell’ACI neppure a parlarne, l’abolizione dei mostri rappresentati dalle Regioni a Statuto speciale neppure affiorato nel dibattito politico, il Jobs Act una bufala spaziale, senza rilancio dell’economia non c’è lavoro. Al governo Renzi non interessa. Il premier punta a prendere il controllo completo del proprio partito, punta ad eleggere una pattuglia di fedelissimi in Parlamento, punta ad eleggere u capo dello Stato che non frammetta ostacoli allo scioglimento delle Camere al momento opportuno, in primavera. Scandaloso? No, la solita zuppa, Renzi è il più doroteo dei vecchi dorotei e non si fa fatica ad immaginare dove sta spingendo il Paese, ammesso che questo Paese, sonnacchioso e riluttante non esploda prima. Segnali in giro ce ne sono, il malessere aumenta così come aumentano disoccupazione e povertà, il mix può scombinare i piani anche del miglior affabulatore del mondo.
ARES