Sistema degli appalti comunale di Fermo. Risposta ai Sindacati
In riferimento alla nota dei Sindacati sulle sporzionatrici delle mense comunali
sono necessarie alcune precisazioni. Probabilmente prima di sollevare “imperizia
e negligenze” della dirigenza del Comune di Fermo amplificate da frase tanto
generica quanto offensiva quali “la gestione degli appalti del Comune di fermo
è disastrosa” i sindacati avrebbero dovuto verificare da chi è stato predisposto
l’appalto in questione.
La procedura di gara relativa allo sporzionamento è stata affidata dall’Asite alla
Stazione Unica Appaltante della Provincia di Fermo la quale ha predisposto tutta la
documentazione di gara, compreso il capitolato speciale di appalto. Non è quindi il
comune di Fermo e la sua stazione appaltante che ha scelto il criterio del prezzo più
basso.
Vero è invece sotto il profilo dell’indirizzo politico dato, ed i Sindacati ne sono
stati debitamente informati, che la giunta comunale con proprio atto n. 412 del
16/10/2012, prima in assoluto nell’intero territorio provinciale, grazie anche alla
collaborazione con le associazioni di categoria, ha dato disposizioni ai propri
responsabili affinché ridimensionassero al massimo il criterio del prezzo più
basso applicando quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa che assegna,
ad elementi diversi dal prezzo, un punteggio tale da consentire di salvaguardare
e garantire la scelta dell’offerta migliore sotto i profili tecnico, funzionale,
qualitativo, estetico, temporale e delle caratteristiche ambientali e sociali”.
In tal senso si stanno svolgendo tutti gli appalti del Comune di Fermo, soprattutto
quelli riguardanti i servizi sanitari e sociali, di cui all’allegato II B del Codice degli
appalti.
L’applicazione di detto criterio ha contribuito a favorire in questo periodo di
applicazione l’accesso delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici di lavori,
servizi e forniture.
Spiace quindi che interventi non documentati come quello effettuato dai Sindacati
possano mettere in cattiva luce l’operato dell’amministrazione comunale che ha
fatto propria da tempo l’esigenza di tutelare i lavoratori ed a cui non può essere
addebitata alcuna negligenza o imperizia.
Ciò premesso, il comune di Fermo si è fatto parte attiva nella vicenda in questione,
impegnandosi a collaborare nella risoluzione della problematica ed infatti la Fermo
Asite, come previsto dalla normativa vigente, ha stabilito la cessazione dei pagamenti
alla società appaltatrice finché non saranno liquidate le mensilità arretrate rendendosi
disponibile ad anticipare il pagamento degli stipendi alle lavoratrici per venire
incontro alle loro legittime esigenze, come ribadito nel comunicato stampa del
Presidente dell’Asite.