I LICENZIAMENTI ALL’AGENZIA DELLA PROVINCIA DI ANCONA
Il 31 dicembre 2013, 7 lavoratori precari, da molti anni impegnati nel controllo
degli impianti termici e concessioni sulle occupazioni delle aree del demanio idrico
e dipendenti a tempo determinato dell’A.R.E. SRL, società partecipata dell’ente
Provincia di Ancona, non hanno avuto rinnovo contrattuale di lavoro, o meglio
possibilità di assunzione a tempo indeterminato. La denuncia arrivava dai sindacati
territoriali di Fp Cgil e Cisl Fp.
Nel 2000, per l’attuazione del Programma Comunitario Save II e poter svolgere
attività a supporto di funzioni amministrative delegate dalla Regione (Piano
Energetico Regionale), la Provincia di Ancona aveva costituito la Are Srl (Agenzia
per il risparmio energetico), società pubblica partecipata che gestisce sia le funzioni
relative all’ispezione e censimento di impianti termici (Campagna “Bollino verde”
per la manutenzione delle caldaie), sia, dal 2008 con l’esternalizzazione di alcune
funzioni amministrative del Settore Ambiente, parte delle procedure per il pagamento
dei canoni demaniali e il rilascio del- le concessioni sulle occupazione delle aree del
Demanio idrico dei fiumi e del censimento dei pozzi d’acqua.
“In questi anni l’Agenzia Are Srl si è dotata di personale proprio – ribadiscono
Tenenti della Cgil e Cavezza della Cisl. Fino al 31 dicembre scorso le attività
venivano garantite da 3 unità a tempo indeterminato e 7 a tempo determinato. La
società ha deciso, a partire dal 1 gennaio, di non rinnovare i contratti in scadenza,
trovandosi oggi, paradossalmente, ad operare con un organico di soli 3 dipendenti
e nuovo personale a partita Iva, lasciando a casa 7 lavoratori a tempo determinato
in servizio in parte da sei anni e in parte da quasi quattro continuativi che hanno
garantito fino ad oggi all’ARE di poter svolgere i propri compiti assicurando il
controllo sulla sicurezza degli impianti termici oltre al controllo delle emissioni
inquinanti nell’atmosfera”. La mancata o ridotta attività dell’Are, secondo i sindacati,
porterà la stessa Provincia ad avere meno entrate per mancata o diminuita riscossione
dei canoni demaniali le cui risorse contribuiscono alla prevenzione del dissesto
idrogeologico e dei danni derivanti dal- sos le a esondazioni dei fiumi.
Alla luce dei quanto sopra detto, i suddetti lavoratori hanno dovuto ricorrere ad una
possibile soluzione attraverso vie legali, ossia con vertenza giuridica contro l’ARE
SRL, da cui erano dipendenti da molti anni.
Difatti il prossimo 6 novembre si svolgerà la prima udienza di fronte al giudice del
lavoro del tribunale di Ancona, primo step di fronte alla “giustizia”. GIUSTIZIA
che dovrà sicuramente considerare il legittimo diritto al contratto di lavoro a
tempo indeterminato per lavoratori con contratto, di natura privatistica e a tempo
determinato da PIU’ DI TRE ANNI, come previsto dalle leggi vigenti.
Le segreterie provinciali fp cgil e cisl fp