L’autunno del Governatore
ANCONA Il governatore delle Marche Gian Mario Spacca accelera, domani via alle consultazioni per il rimpasto di Giunta. Taglio di due assessori, ma anche redistribuzione delle deleghe, in particolare la Sanità, che il governatore potrebbe anche assumere ad interim con il supporto di un dirigente. Il presidente Spacca, dunque, va avanti verso l’obiettivo: snellire l’esecutivo e renderlo impermeabile alle scosse telluriche in questo ultimo scampolo di legislatura. E’ l’esito del braccio di ferro in atto con il Pd, esploso con la votazione, in aula, della modifica dello Statuto, in vigore dall’anno prossimo, quando le Marche andranno al voto: il Pd ha proposto e fatto approvare la possibilità per il governatore di nominare sei assessori esterni. Lo Statuto prevede la riduzione dei consiglieri da 43 (compreso il presidente) a 31. Spacca si è opposto, accusando il segretario del Pd Comi di voler, di fatto – introducendo gli assessori esterni – «riportare a 37 i membri in consiglio, quando si era proceduto a un taglio per risparmiare». Per approvare la norma il Pd ha ottenuto i voti dell’Ncd, che sta all’opposizione e Spacca, di fronte «al nuovo quadro politico», ha deciso di rimodulare la Giunta. Il presidente vorrebbe ridurla da 8 a 6 membri, facendo a meno di un esterno (l’Udc Viventi), di un assessore Pd (Luchetti) e procedendo a una nuova riformulazione delle deleghe. In particolare sarebbe pronto a togliere al Pd Mezzolani la delicatissima delega della Sanità. Spacca la assumerebbe a interim, coadiuvato da un dirigente interno. Questo, si è appreso, per difendere un tema così delicato da possibili scossoni elettorali di questo fine legislatura.