CASSA INTEGRAZIONE NELLE MARCHE, LA CRISI CONTINUA
Quattro milioni e cinquecentosedici mila ore di cassa integrazione richieste e autorizzate nel mese
di settembre nelle Marche: 905 mila di CIG ordinaria, 2,3 milioni di CIG straordinaria e 1,2 milioni di
ore di cassa in deroga.
E’ quanto emerge dai dati resi noti dall’INPS ed elaborati dall’IRES CGIL Marche.
Rispetto a settembre 2013, le ore di CIG aumentano del 15,5%; aumenta soprattutto la CIG
straordinaria e quella in deroga mentre cala la CIG ordinaria che però presentava livelli piuttosto
alti.
Nei primi nove mesi dell’anno, sono state richieste e autorizzati complessivamente 33,5 milioni di
ore di CIG, inferiori ai valori dello stresso periodo del 2013 (-14,1%) che però si era chiuso con il
record di ore di Cig autorizzate dall’inizio della crisi. Si tratta comunque di un elevato numero di
ore di CIG equivalenti al mancato lavoro di 25 mila lavoratori a tempo pieno.
Osservando le singole tipologie di cassa integrazione si osservano le seguenti tendenze:
− le ore di Cassa integrazione ordinaria nel periodo gennaio-settembre sono pari a 6,3 milioni
e registrano una significativa diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-
53,4%), che interessa tutti i principali settori.
− le ore di Cassa integrazione straordinaria nei primi nove mesi del 2014 ammontano a
15,4 milioni, con una crescita notevole del 57,4% rispetto al 2013. Preoccupa in particolare
l’incremento della CIGS nel mobile (+91,8%), nella meccanica (+45,3%) e nel settore
chimico-plastica (+53,6%), dove peraltro il ricorso alla CIG era già particolarmente elevato;
cresce anche nel calzaturiero (+34,7%) e nell’installazione impianti (+71,7%).
− Il ricorso alla Cassa in deroga è pari a 11,8 milioni di ore in calo rispetto allo stesso periodo
del 2013; una riduzione che, però, può essere determinata più dalle incertezze normative e
dalla mancanza di risorse che dall’effettiva necessità delle imprese.
“ Anche per il 2014 sembrano essere tutte confermate le preoccupazioni per il quadro produttivo
e soprattutto occupazionale marchigiano – dichiara Daniela Barbaresi, segretaria regionale Cgil
Marche -; se prosegue questa tendenza, il 2014 si chiuderà con oltre 45 milioni di ore di cassa
integrazione”.
Occorre ricordare, aggiunge Barbaresi, “che a questi dati vanno aggiunti quelli ancora più
drammatici di coloro che il lavoro lo hanno già perso e ai 70.000 marchigiani in cerca di lavoro che
hanno portato il tasso di disoccupazione al 9,8%. Sono numeri che parlano di una vera e propria
emergenza lavoro. Ma il lavoro non si crea cancellando i diritti e le tutele ma con una diversa
politica economica, con investimenti pubblici e privati e soprattutto con la crescita della domanda
interna”.
Per questo, conclude la segretaria, “la CGIL chiede da tempo un piano straordinario per
l’occupazione, la riforma degli ammortizzatori sociali universali, la cancellazione delle forme di
lavoro precario e l’estensione dei diritti e delle tutele per tutti. Proposte semplici e concrete ma
necessarie per ridare dignità e speranza al mondo del lavoro”.