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Job Act, Tfr, Art. 18……..

0treuArmi di distrazione di massa, cogliere tutti gli spunti polemici o meno, ser o ridanciani, concreti o farlocchi, pur di far parlare di se e deviare l’attenzione dell’opinione pubblica. Questo l’impegno quotidiano del premier Renzi, tutto intento a crogiolarsi per la vittoria ottenuta in Direzione Pd, mentre gli ultimi dati sulla disoccupazione giovanile salivano al 44,2%. Scriteriato, ci verrebbe da dire, se non fosse il capo del governo che solo sei mesi fa prometteva sfracelli contro la burocrazia, contro la spesa pubblica improduttiva e contro mille altre cose, tranne che contro l’evasione fiscale. Così in questi mesi il governo ha continuato a spendere senza tagliare la spesa, aumentando di quasi 100 nuovi miliardi il fardello già insostenibile e provocando di fatto il ritorno al Fondo Monetario del buon Cottarelli che aveva individuato le sacche di privilegio e le spese da tagliare, se non fosse che il governo degli apprendisti, spendeva ancor prima di risparmiare. Oggi Padoan ministro dell’Economia ammette la gravità della crisi, se possibile dice che questa crisi è peggiore di quella del 1929, e il governo cosa fa, dietro cosa si affanna? Dietro il nulla o poco più. La riforma del Senato, porcata delle porcate, riforma del lavoro, chissà cosa ne verrà fuori, la legge elettorale, le nomine pubbliche, la riforma della giustizia, quando arriverà aò capolinea, intanto promette altri soldi per le tasche degli italiani, senza affrontare i nodi della crisi, l’assenza di lavoro, la mancanza di nuova imprenditoria, che di fatto fa calare il gettito e impoverire le casse dello Stato. Trova il tempo il governo per fare le nomine e on sempre ci azzecca. Nomina il boiardo Treu, già ministro del Lavoro, commissario dell’INPS, futuro Presidente,  pensionato ex onorevole, ma soprattutto autore della famigerata legge 564, quella che consente ai dirigenti sindacali a fine carriera di aumentarsi lo stipendio ed andare in pensione con un assegno molto più ricco. Grazie Renzi, i lavoratori italiani, i disoccupati, i giovani tutti ti ringraziano per questo ennesimo omaggio alla casta, atto di suprema solidarietà tra eletti.

ARES