Nuovo ciclo di assemblee per il Piano delle Antenne
Da lunedì 29 settembre partirà il ciclo di assemblee nei quartieri per
confrontarsi con la cittadinanza sulle proposte per il Piano delle antenne.
Si inizia a Salvano presso il centro sociale, dove alle 21 l’Amministrazione
Comunale incontrerà il quartiere per illustrare i criteri del piano e le possibili
installazioni di ripetitori di telefonia mobile.
“Siamo convinti della necessità di adottare un piano delle Antenne –
sottolinea Matteo Silenzi, vice Sindaco e assessore all’Ambiente del Comune
di Fermo – Il Comune potrà individuare i posizionamenti che ritiene più
idonei, nel rispetto obbligato delle esigenze di sviluppo della rete di telefonia
mobile, da realizzare garantendo la massima tutela della salute dei cittadini.
Il progettista incaricato dal Comune ha predisposto una bozza di Piano, ma il
confronto con la cittadinanza va avanti da diversi mesi. Da questo confronto,
che dalla prossima settimana vivrà la sua fase decisiva, si dovrà arrivare
alla proposta del piano completo in Consiglio Comunale. Valuteremo con i
cittadini nei diversi quartieri tutte le problematiche e le istanze che potranno
emergere”.
Dopo Salvano le assemblee, tutte con inizio alle ore 21, proseguiranno
giovedì 2 ottobre al centro Sociale San Michele Lido (Bocciofila Minnetti);
lunedì 6 ottobre sarà la volta di Santa Caterina (Sala Rita Levi Montalcini),
mercoledì 8 ottobre incontro presso il centro sociale Campiglione. Chiusura
con le due assemblee riguardanti il centro, la prima venerdì 10 ottobre al
centro sociale Rione Murato, l’altra lunedì 13 ottobre al centro sociale Santa
Petronilla.
Si ricorda che sul sito del Comune di Fermo, www.comune.fermo.it,
alla sezione “Partecipazione”, è consultabile la documentazione completa
relativa alla bozza di Piano delle Antenne: regolamento comunale, gli stati
attuali relativi alla mappatura delle diverse compagnie telefoniche, l’ipotesi
di sviluppo per ogni singola compagnia, l’impatto elettromagnetico allo
stato attuale e nell’ipotesi di sviluppo e la mappa delle localizzazioni. Nella
stessa sezione, i cittadini possono inviare osservazioni attraverso la mail
partecipazione.antenne@comune.fermo.it.
Gli incontri con i quartieri sono iniziati nello scorso inverno ed
hanno riguardato prevalentemente le criticità, in particolare quella relativa
all’impianto esistente a Santa Caterina.
utili, perché è passata la consapevolezza che un piano è necessario – precisa
l’Assessore Silenzi – non certamente perché qualcuno ama avere sul
territorio fermano ripetitori per cellulari, ma perché c’è una normativa
nazionale che concede allo sviluppo della rete di telefonia un ruolo
strategico, vale a dire l’impossibilità di limitare la diffusione di ripetitori,
con l’unica condizione che siano rispettati i limiti di emissione di 6 Volt per
metro medi su 24 ore di misurazione. Limite che le compagnie, se lasciate
libere, rispetterebbero con margini anche minimi, ad esempio 5,8 V/m, ma
questo significherebbe avere di giorno valori doppi. Attraverso il piano
invece l’amministrazione può perseguire l’obbiettivo per il quale le
compagnie non hanno alcun interesse, quello della massima tutela della
salute dei cittadini, anche oltre i limiti che la legge consente. Il piano
permetterebbe di avere un livello di emissione il più basso possibile,
valutabile intorno a 1,0-1,5 V/m, grazie a posizionamenti e modalità di
installazione che, garantendo comunque la copertura di segnale,
diventerebbero obbligatori per le compagnie”
“Credo che gli incontri anche difficili già avvenuti siano stati
utili, perché è passata la consapevolezza che un piano è necessario – precisa
l’Assessore Silenzi – non certamente perché qualcuno ama avere sul
territorio fermano ripetitori per cellulari, ma perché c’è una normativa
nazionale che concede allo sviluppo della rete di telefonia un ruolo
strategico, vale a dire l’impossibilità di limitare la diffusione di ripetitori,
con l’unica condizione che siano rispettati i limiti di emissione di 6 Volt per
metro medi su 24 ore di misurazione. Limite che le compagnie, se lasciate
libere, rispetterebbero con margini anche minimi, ad esempio 5,8 V/m, ma
questo significherebbe avere di giorno valori doppi. Attraverso il piano
invece l’amministrazione può perseguire l’obbiettivo per il quale le
compagnie non hanno alcun interesse, quello della massima tutela della
salute dei cittadini, anche oltre i limiti che la legge consente. Il piano
permetterebbe di avere un livello di emissione il più basso possibile,
valutabile intorno a 1,0-1,5 V/m, grazie a posizionamenti e modalità di
installazione che, garantendo comunque la copertura di segnale,
diventerebbero obbligatori per le compagnie”.