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Fonspa su Banca Marche?

07bdmJESI – Aumento di capitale da quasi un miliardo. Come già annunciato, si prospetta una via d’uscita per Banca Marche, commissariata poco più di un anno fa a causa di 3,4 miliardi di sofferenze, ed oggetto delle attenzioni del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Per evitare il fallimento dell’Istituto, che andrebbe a pesare proprio sul Fondo, secondo quanto riferisce oggi il Sole 24 Ore, sarebbe pronto ad intervenire Fonspa, già Credito Fondiario, oggi nelle mani di Tages Group e pronto a diventare primo azionista della Banca risanata.

Presieduta dall’ex numero uno di Enel Piero Gnudi, Fonspa è già impegnata in una due diligence (radiografia economico-finanziaria dell’azienda) per una partecipazione diretta nell’Istituto, da cui verrebbero scorporate le sofferenze in una società-veicolo in vista di una cartolarizzazione di queste ultime. Fonspa si occuperebbe della gestione della nuova società e nel contempo sottoscriverebbe insieme al Fondo Interbancario, ad una cordata di imprenditori locali e alle fondazioni azioniste, un aumento di capitale tra gli 800 milioni e il miliardo della nuova Banca Marche, ripulita da incagli e sofferenze.

La Banca oggi è controllata dalle Fondazioni Cassa di risparmio di Pesaro e e di Macerata (22,51% ciascuna), dalla Fondazione Cassa di risparmio di Jesi (10,78%), da Intesa Sanpaolo (5,84%), dalla Fondazione Cassa di risparmio di Fano (3,35%) e da altri azionisti (32,12%). Per effetto dell’aumento, però, il principale azionista diventerebbe Fonspa.

«Aspettiamo notizie certe, che arriveranno dopo l’esito della due diligence di Fonspa, prevista per la prima decade di settembre». È l’unico commento rilasciato dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi Alfio Bassotti. «Tutte le proposte – osserva – scaturiranno dopo l’accertamento sui dati della banca, in particolare le criticità».