Cittadini e salute, in arrivo pesanti tagli alla sanità delle Marche
PESARO – 540 milioni di euro in meno per il 2015 e 610 per il 2016. Questa la riduzione del livello statale di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale che avrà una ricaduta drammatica anche a livello regionale, in particolare per quanto riguarda uno dei servizi più delicati: l’Assistenza domiciliare Integrata. In questo quadro, si stanno muovendo una serie di proposte per un nuovo tipo di sanità e di assistenza che non metta a repentaglio servizi essenziali, esperienze e risorse, un tempo fiore all’occhiello della regione Marche. In questo quadro poco incoraggiante dal punto di vista delle risorse, è stato presentato questa mattina a Casa Roverella, residenza per anziani di Santa Colomba a Pesaro, il “Manifesto Sanità”, progetto della CNA Pensionati di Pesaro e Urbino che contiene una serie di proposte e di indicazioni alle istituzioni pubbliche per un confronto sullo stato della sanità.
“Nel dare il titolo al manifesto – ha detto il presidente di CNA Pensionati, Giancarlo Sperindio – abbiamo evidenziato che il tema della salute non può essere rappresentato unicamente dal concetto di ospedale, ed in particolare quello unico tra Pesaro e Fano. Ma il progetto che sta dietro allo slogan “Salute e non solo ospedale”, vuole aprire un fronte più ampio di discussione nel quale la salute deve rispecchiare in una sanità più presente e vicina alla condizione esistenziale dei cittadini, soprattutto di quelli più deboli come gli anziani”.
Come CNA Pensionati sono state individuate tre linee guida d’intervento. La prima è l’attivazione di un confronto europeo sulla vita dei pensionati ed il loro rapporto con la sanità e il welfare dei rispettivi Paesi per confrontarsi con altre realtà del Vecchio Continente. In quest’ottica è nato il Progetto Reboot, in collaborazione con la società Training 2000 che ha visto la partecipazione di 5 Paesi: Italia; Belgio; Inghilterra; Polonia e Turchia.
La seconda linea di intervento riguarda il rapporto tra pubblico e privato per l’assistenza degli anziani autosufficienti e non, sia ai domiciliari, sia in strutture specializzate.
La terza linea di intervento riguarda l’attività di SANIDOC, Associazione di Promozione Sociale senza fini di lucro, che nasce per promuovere a prezzi accessibili le cure specialistiche a pagamento sia in ambito pubblico sia privato e stringendo accordi anche con le farmacie del territorio provinciale per potenziare l’assistenza farmaceutica.
“Il progetto – ha spiegato il responsabile provinciale di CNA Pensionati, Valerio Angelini – è un esempio di com’è possibile fare sistema tra realtà diverse per un approccio comune, per affrontare in questo caso la necessità di avere un’assistenza qualificata per gli anziani, sia con ricoveri in case protette e sia direttamente a domicilio. Grande attenzione è stata rivolta alla problematica sociale dei centri di accoglienza per anziani, in cui la struttura del Consorzio Sociale di Santa Colomba a Pesaro, rappresenta certamente un espressivo esempio di funzionalità e di rapporto collaborativo pubblico-privato”.
“Il tema dell’assistenza agli anziani sia autosufficienti che e non – spiegano Sperindio e Angelini – rimane un tema essenziale del manifesto Sanità Pensionati, che non può essere visto solo dal lato dell’assistenza, ma deve essere parte integrante della qualità della vita e del rapporto cittadino-sanità.
Il percorso del manifesto sanità, ha voluto evidenziare e fare suo il lavoro di SANIDOC, l’associazione di promozione sociale senza fini di lucro che s’inserisce nel grande tema delle organizzazioni sociali mirate a facilitare la vita dei cittadini con servizi sanitari a prezzi contenuti, in questa ottica di convenzione con strutture sanitarie si inserisce una innovativa collaborazione con le farmacie provinciali per un servizio globale ai cittadini, pensionati iscritti alla CNA, per un’informazione sanitaria accessibile e completa, la farmacia come luogo non solo di vendita del farmaco, ma luogo di conoscenza e d’informazione per l’utente.
Ma scendendo ancor di più nel concreto, le proposte degli artigiani della CNA che aderiscono al CUPLA (Comitato Unitario Pensionati Lavoratori Autonomi), possono così essere illustrate. Secondo CNA “occorre territorializzare il servizio sanitario, restituendo ai medici di base un ruolo primario con la costituzione sul territorio dei pool di medici multi disciplinari, assicurando l’assistenza H24 (il che farebbe diminuire il ricorso al pronto soccorso)”. Ed ancora: “Potenziare i servizi socio-sanitari, in particolare i servizi di assistenza domiciliare, dando applicazione completa alla legge 328/2000”. Ed infine “sviluppare la prevenzione, come richiesto dalle stesse linee guida del ministero della Sanità. Su ognuno di questi temi saranno organizzati incontri pubblici monotematici con i responsabili di ogni settore.