Cottarelli fa le pulci al Comune di Ancona
ANCONA – Spending review, il commissario Cottarelli chiede conto al Comune di mezzo milione di bollette per il riscaldamento. È arrivata anche a Palazzo del Popolo la lettera firmata dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli e del presidente dell’autorità anti corruzione Raffaele Cantone, inviata in questi giorni a circa 200 enti pubblici.
Motivo? Si chiedono spiegazioni su 578 mila euro di bollette per il riscaldamento. Una spesa che ha fatto insospettire il commissario Cottarelli, perché l’appalto è stato assegnato senza passare attraverso la centrale nazionale di acquisto, il Consip, l’organismo creato apposta per strappare sul mercato i prezzi più vantaggiosi nell’approvvigionamento di beni e servizi per tutte le pubbliche amministrazioni.
Ma il Comune non ci sta a passare come sprecone. «Sul riscaldamento, il Comune fa meglio dei contratti Consip» ribatte l’assessore alle finanze Fabio Fiorillo in una nota. «Il Comune già dal 2010 ha effettuato una gara per la fornitura del servizio calore che prevedeva come base d’asta la fornitura di combustibile e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti per un importo annuo di 1,9 milioni. Al momento della gara, il valore del contratto Consip era di 2,2 milioni e non prevedeva la manutenzione straordinaria da pagarsi a parte – spiega Fiorillo -. La gara fu vinta dall’associazione di imprese Olicar, Gemmo, Manital al prezzo di 1,8 milioni, con un risparmio effettivo e immediato di oltre 300 mila euro all’anno. Negli anni successivi, il prezzo Consip si è rivelato superiore al valore del contratto in essere stipulato dal Comune e in ogni caso con contenuti di prestazioni non competitive. Consip infatti esclude in ogni caso la manutenzione straordinaria e quella di una serie di impianti esterni al servizio calore» sostiene l’assessore.