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Arroganza e pressapochismo

08mrenziL’Italia dei nominati? Le provincie non abolite, ma riformate saranno composte dai Sindaci e dai nominati dei Consigli Comunali. Il Senato dei “100” sarà composto dai Sindaci e dai Consiglieri regionali indicati dalle Regioni. Un modo “elegante” per preservare quella cinghia di trasmissione elettorale a partire dal Consiglio Comunale, passando per il Consiglio provinciale, senza dimenticare Comunità Montane, Enti di secondo grado, società in house, commissioni, tale da assicurare ai maggiorenti dei partiti un consenso elettorale e un nutrito numero di “galoppini” pronti alla bisogna. Con buona pace della democrazia, quella con la D maiuscola dove il potere di scelta è lasciato al cittadino, qui invece non si sopprimono gli enti inutili, altrimenti molti “amici” non avrebbero più una occupazione e potrebbero non impegnarsi nelle competizioni elettorali, si ampliano gli organici dei consigli comunali affinché il ceto politico aumenti e non diminuisca. Non vengono abolite le Regioni a Statuto Speciale fonti in alcuni casi (Sicilia) di sperequazioni e sperperi senza fine. NON si fanno le riforme utili al Paese e agli italiani oramai sempre più in una fase di gravissima depressione economica, ma ci si impunta per riformare il Senato e portare a definizione la nuova legge elettorale, altro pateracchio, frutto dell’arroganza e del pressapochismo renziano. E’ facile prevedere l’aumento sensibile della disaffezione del cittadino elettore e l’aumento esponenziale dell’astensione. Prova ne sia la strafottenza con la quale sono state liquidate le valutazioni serie di mister spending review Cottarelli o il rinvio sine die del jobs act, il taglio degli enti inutili, la riduzione della spesa pubblica, che invece continua a crescere avendo superato il nostro debito pubblico nelle ultime settimane il 130% del pil.