Non a Voce Sola. La rassegna fa tappa a Fermo
La città di Fermo ospita il terzo appuntamento della Rassegna Non a Voce
Sola, rassegna di poesia, filosofia, narrativa, arte e musica al femminile
giunto alla sua quinta edizione. Mercoledì 16 luglio alle ore 21,15 l’antica e
insigne Biblioteca Romolo Spezioli aprirà le porte alla presentazione di uno
splendido volume dedicato alla scrittura femminile. Le vere protagoniste del
volume sono diciassette scrittrici che guardano con i loro occhi le Marche,
una regione plurale vista con occhi di donna utilizzando differenti generi di
scrittura: il racconto, il saggio breve, la prosa d’arte, la scrittura di attualità.
La curatrice del progetto, Cristina Babino, scrittrice e poetessa, è stata già
ospite nella prima edizione della Rassegna.
Le altre protagoniste del volume sono tutte marchigiane per nascita o
per scelta e sono la testimonianza di un fervore culturale e letterario che
riposa nelle province italiane. Le terre oblique, fuori mano, decentrate ma
così foriere del silenzio e della pace necessarie alla scrittura, alla scrittura
delle donne. Il volume è un progetto corale ove la pluralità dei punti di
vista apre prospettive inedite di interpretazione di fatti, memorie, eredità
culturali, vissuti artistici. Fin dalla prefazione della giornalista marchigiana
Maria Grazia Capulli, il paesaggio marchigiano sembra solo il pretesto
per descrivere vissuti ben più profondi e complessi e se vogliamo intimi e
personali delle autrici della narrazione. E’ la curatrice dell’opera, Cristina
Babino, a svelare l’obiettivo della pubblicazione: “..riunire le due dimensioni,
quella marchigiana e quella femminile, attraverso il medium della scrittura,
dell’espressione letteraria come tramite di esplorazione, restituzione,
confronto e conoscenza. Un apporto, quello della scrittura delle donne nelle
Marche, di cui si vuole suggerire la rilevanza po-etica, la fecondità, le eredità
da cui attinge e dalle quali si discosta, l’apertura e le possibilità future.” E
sempre la Babino mette in rilievo come la letteratura, quella canonizzata,
quella studiata all’università è ancora prettamente maschile, soffre di un
androcentrismo riscontrabile anche nel linguaggio. Le Marche femminili sono
soprattutto terra dei padri dove la scrittura delle donne si perde, si nasconde e
il concetto di marchigianità letteraria viene definito escludendo la produzione
delle donne.
Quindi interessante il percorso della curatrice e delle scrittrici che sulla scia
di altre splendide marchigiane come Dolores Prato, Joyce Lussu e Sibilla
Aleramo mettono in luce la fecondità e la tradizione di una produzione
letteraria al femminile come diversità dello sguardo e della voce delle donne,
diversità dovuta alla loro posizione storica nella società e non a “una qualche
essenza del femminile”, così sentenzia Cristina Babino.
La direttrice artistica Oriana Salvucci concorda con la visione della Babino e
delle 17 scrittrici:
“Un’opera di grande respiro e meritevole da diversi punti di vista. In primis
l’aver riunito la produzione di 17 scrittrici contemporanee, 17 donne che
si sono assegnate il diritto di scrivere e la scrittura, come diceva Gianna
Manzini, è un gesto di scabrosa libertà. Altro grande merito è l’aver tentato
di reperire, ricerca non facile, fra le pieghe della storia le tracce delle
progenitrici della scrittura marchigiana dal 500 ad oggi. L’annosa questione
di una genealogia al femminile. E allora si pensa ad una triade meravigliosa e
mi riferisco a Dolores Prato, a Sibilla Aleramo, a Joyce Lussu. Tre donne che
hanno generato ben 17 donne, mi piace pensarla così . Perchè le Marche non
siano solo la terra dei padri.”
A sottolineare l’importanza della rassegna l’assessore alla Cultura Nunzio
Giustozzi: “In una memorabile serata della fortunata rassegna Fermo sui
libri incentrata su Giulia Schucht, Lucia Tancredi mi ha dedicato il suo
delicatissimo romanzo, scrivendo: “A Nunzio, un uomo che sa ascoltare le
donne”. Un pensiero che serbo tra i complimenti più graditi. Sono felice
che questa estate il festival Non a voce sola sia ancora a Fermo perché si
conoscano scrittrici marchigiane di straordinaria forza e rara sensibilità”.
Vale la pena citare le diciassette scrittrici ad una ad una: Cristina Babino,
Franca mancinelli, Maria Angela Bedini, Lucia Tancredi, Caterina
Morgantini, Maria Grazia Maiorino, Alessandra Carnaroli, Anuska
Pambianchi, Natalia Paci, Luana Trapè, Eleonora Tamburrini, Elena
Frontaloni, Renata Morresi, Enrica Loggi, Daniela Simoni, Allì Caracciolo,
Maria Lenti.
Saranno presenti all’appuntamento fermano la curatrice Cristina Babino e tutte
le scrittrici.
Il prossimo appuntamento sarà a Numana il 24 luglio con Giancarlo Liviano
D’Arcangelo e Cristina De Stefano.
La rassegna è patrocinata dalla Regione Marche, dalle cinque province
marchigiane, da un circuito di 13 Comuni e da numerosi sponsor privati:
Sollini, Tacchificio Valdichienti Plast, Donna Soft, Marino Fabiani, Fabi,
Elsamec, Fermo TV, TL sas, Sam Bulloneria, Edil Molini, Grafiche Fioroni,
Henry London, Già Colors, Vini Santa Liberata.