LAVORATORI PUBBLICI E CITTADINI IL 7 LUGLIO
Lanciamo una sfida al Governo e agli Amministratori Locali per un processo vero
di riforma, per un cambio di passo verso il riassetto istituzionale a partire dalla
definizione delle funzioni da attribuire a ciascun livello amministrativo in base alle
specificità di ciascun territorio.
Applicare costi standard per tutti gli enti locali, centrali unificate di acquisto
regionali. Via la pletora delle stazioni appaltanti, una centrale unificata di acquisto in
ogni regione.
Le norme sul turn-over nascondono un nuovo taglio agli organici. Il personale
che andrà in pensione sarà sostituito solo in parte. La previsione di una mobilità
dei lavoratori in un perimetro di 50 chilometri è una paradossale “mobilità delle
carenze”, senza nessun obiettivo di riforma. Mentre si mantengono i privilegi degli
“alti papaveri”, si taglia su figure essenziali per garantire i servizi ai cittadini.
Vogliamo un reale turn-over generazionale con l’ingresso di tanti giovani per
portare innovazione, velocità, cambiamento organizzativo. Occorre dare certezze ai
lavoratori precari e ai vincitori di concorso.
L’innovazione organizzativa deve essere perseguita attraverso la possibilità per i
dipendenti, assieme ai cittadini e contribuenti, di entrare nel merito di come deve
essere organizzato e funzionare il servizio, di che cosa deve essere soppresso
o cambiato. Piani di riorganizzazione obbligatori, quindi, in ogni ente e rilancio
della contrattazione integrativa sono gli strumenti da attivare. No a tagli lineari,
sì alla razionalizzazione e all’integrazione di funzioni (a partire dalle Camere di
Commercio).
L’ingiusto blocco dei contratti che dura ormai dal 2010, deve essere superato. Il
salario accessorio in godimento dei lavoratori non può essere toccato: i dipendenti
degli enti locali non devono pagare per la cattiva gestione dei bilanci, la mancata
trasparenza e un sistema di controlli carente che penalizza la certezza delle
risorse.
Per cambiare assieme i servizi alle comunità locali nella mattinata di lunedì 7
luglio, unitariamente FP CGIL – FP CISL – FPL UIL promuovono la mobilitazione
dei lavoratori pubblici e dei cittadini nei cinque capoluoghi regionali con presidi
davanti alle Prefetture a sostegno delle proposte per una vera riforma. Ad Ancona,
il presidio si terrà dalle 10.30 alle 12,30 in piazza del Plebiscito.