Una nuova tegola per le imprese artigiane rispunta il canone Rai sui computer
PESARO – Non c’è pace per le imprese. Come se non bastasse l’elevatissimo livello di tassazione
raggiunto nel nostro Paese per artigiani e piccoli imprenditori, ecco una nuova batosta dietro
l’angolo.
Dopo l’introduzione degli apparecchi Pos per il pagamento con Bancomat, infatti, arriva di nuovo
anche la Rai esigendo il pagamento del canone tv anche per monitor di pc e video-computer.
I bollettini stanno arrivando infatti anche alle imprese della nostra provincia. Due anni fa la
televisione di Stato ci aveva già provato con lo stesso prelievo forzoso, esigendo il pagamento
indistinto del canone speciale da tutte le imprese. Ma la reazione del mondo produttivo e delle
associazioni, CNA in testa, l’aveva costretta a fare marcia indietro.
“Ora la Rai ritenta il colpaccio – dice il presidente provinciale della CNA di Pesaro e Urbino,
Alberto Barilari – imponendo un balzello su strumenti di lavoro che gli imprenditori, trattati come
bancomat, non utilizzano sicuramente per guardare i Mondiali di calcio”.
“Forse hanno ragione – sottolinea Barilari – quanti vedono in questa mossa di Viale Mazzini un
tentativo di fare cassa con facilità e di attutire, con grassi interessi, il previsto taglio di 150 milioni
al contributo pubblico”.
“Chiediamo al Governo e al Parlamento – conclude Barilari – di imporre il blocco immediato
dell’odioso provvedimento adottato dalla Rai, dell’invio dei bollettini e soprattutto del pagamento
indiscriminato del nuovo canone”.