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Indesit spiragli per un partner

indesitAncora attesa per il nome del partner straniero per Indesit Company, colosso degli elettrodomestici di Fabriano. Ieri è slittato il cda di Fineldo, holding di controllo che poteva portare alla scelta di un nome fra i tre che ormai appaiono in pole position: l’americana Whirlpool, la svedese Electrolux e il gruppo cinese di proprietà del governo Sichuan Changhong Electric insieme alla controllata Meiling.

Il nuovo partner – come ha spiegato l’a.d. Marco Milani alla presentazione del piano di investimenti, dovrà aiutare a «sanare due criticità» del gruppo di Fabriano: la concentrazione in Europa ed il gap di dimensioni che sbarra competizione con i big mondiali del settore. Così, il «candidato ideale» è un gruppo con «presenze significative fuori dall’Europa ed una dimensione giusta», e non certo «una azienda piccolina ed europea».

In quest’ottica Indesit ha lanciato un piano di investimenti da 83 milioni con l’obiettivo di rendere la produzione dei tre siti italiani «competitiva e sostenibile», una «base industriale di cui difficilmente si potrà fare a meno e che non potrà essere stravolta», quindi blindata in vista dell’arrivo di
un partner internazionale.

Così come è blindato anche il livello occupazionale, garantito dal piano quinquennale varato con l’accordo di dicembre che (dopo l’annuncio a giugno 2013 di 1.400 esuberi) scongiura i licenziamenti con cig, solidarietà, e pensionamenti.