Doppio appuntamento con Fermo sui Libri. Pennacchi e Ferracuti per la rassegna letteraria
Un doppio appuntamento impegnerà la città di Fermo in questa settimana.
Due scrittori diversi tra loro, per provenienza, esperienza e tematiche si
accingono a salire sul palco di “Fermo Sui Libri”, la rassegna letteraria che
proseguirà fino al 19 giugno. Sarà lo scrittore fermano Angelo Ferracuti,
giovedì 29 maggio, presso la sala di lettura della Biblioteca Civica a
presentare il suo ultimo libro: “Il costo della vita”. Seguirà venerdì 30
maggio, a Palazzo dei Priori, l’incontro con Antonio Pennacchi, uno degli
scrittori più acclamati della narrativa italiana degli ultimi anni.
Angelo Ferracuti esordisce con Norvegia, una raccolta di racconti, datata
1993; prosegue la sua attività di scrittore con numerosi romanzi, Attenti al
cane arriva finalista al premio “Mastronardi” e “Zarilli Marimò – New York
University”, il reportage narrativo Le risorse umane vince il Premio Sandro
Onofri. Si dedica poi a storie per ragazzi, lavora a testi teatrali e sceneggiature
di fumetti. È un talento ampio quello di Ferracuti, capace di cavalcare generi
diversi e di trovare per ognuno una sua cifra specifica. Nel corso della sua
carriera ha affrontato il tema degli scrittori migranti e curato un saggio sulla
nuova narrativa italiana. Attualmente collabora con “Il Manifesto”, “L’indice
dei libri”, “Il Mese” e dirige la collana “Carta bianca” per Ediesse. Impegnato
nella giuria tecnica del concorso nazionale “Paolo Volponi” come in quella
del Premio “Jerry Masslo”, Ferracuti fa parte del comitato di redazione della
rivista “Letteraria” e cura un suo blog, “Le parole e le cose”.
Antonio Pennacchi è uno tra i nomi più attesi dell’intera rassegna. Una vita
da operaio trascorsa per oltre trent’anni tra turni di notte e lotte sindacali,
Pennacchi ha il piglio dell’irriverente e la penna del grande narratore. Decide,
ad un certo punto della sua vita, di compiere una virata decisiva, lascia la
fabbrica, si rimette sui libri e nel giro di poco si laurea in Lettere. Compie
anche il passo successivo, prova a scrivere, e inizia così una lunga serie di
opere narrative. Mammut è la sua prima impresa, esce nel 1994 per Donzelli
dopo essere stata rifiutata da ben 33 editori. Seguono Palude, Una Nuvola
Rossa, L’Autobus di Stalin e altri scritti. Nel 2003 per Mondadori pubblica
Il fasciocomunista, romanzo che vince il Premio Napoli e da cui è tratto il
film Mio fratello è figlio unico. Scrive anche Shaw 150. Storie di fabbrica
e dintorni e Fascio e Martello. Viaggio per le città del Duce. La grande
affermazione arriva però con Canale Mussolini (Mondadori, 2010) che
gli vale il Premio Strega di quell’anno e che ripercorre magistralmente la
vicenda della bonifica dell’Agro Pontino dal punto di vista iper-realistico
e personale di Pennacchi, figlio di coloni che parteciparono a quell’epica
impresa. Al pubblico di “Fermo Sui Libri” Antonio Pennacchi presenterà “La
storia di Karel”, un libro insolito per l’autore, una vicenda collocata fuori
dai riferimenti temporali e spaziali, in un pianeta ai limiti della galassia che
è stato una promessa fallita per l’umanità. In questo mondo surreale vivono
però dei giovani curiosi, che si spingono oltre i limiti consentiti e compiono
una fuga che assomiglia a quella di tanti giovani contemporanei, divisi tra
speranze e incertezze.
A seguire, la rassegna ospiterà lo storico Luciano Canfora, il 3 giugno, e la
scrittrice Antonia Arslan, il 4 giugno. Entrambi gli incontri si terranno nella
Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori, alle 21.15