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Provincie, Renzi rischia, ma può farcela!

0aboliprovincieSe domani passa la nostra proposta sulle province 3000 politici smetteranno di ricevere una indennità dagli italiani. La volta buona”. Così Matteo Renzi su twitter in vista dell’approvazione al senato del disegno di legge costituzionale sulle province.

Maggioranza ed opposizione, a quanto si apprende da fonti parlamentari, avrebbero raggiunto un accordo per chiedere la calendarizzazione urgente di un nuovo ddl costituzionale per l’abolizione delle province. Il nuovo ddl, secondo quanto riferiscono fonti del M5S, prevede la soppressione “tout court” della parola “provincia” dalla Costituzione. Il testo farebbe riferimento a quello depositato dai parlamentari cinque stelle Vito Crimi al Senato e Danilo Toninelli alla Camera.

La pregiudiziale di costituzionalità presentata dal M5S contro il ddl Delrio taglia-province viene respinta con soli 4 voti di scarto: i “sì” sono stati 112, i “no” 115 e una sola astensione (al Senato vale voto contrario). Davvero un “soffio” anche se si pensa che la maggioranza che diede fiducia al governo Renzi fu di 169 senatori.

La maggioranza è stata battuta due volte sul ddl di riforma delle Province in discussione presso la Commissione Affari Costituzionali al Senato. In particolare, è stato approvato un emendamento dell’opposizione che restituisce alle Province la competenza sull’edilizia scolastica. E’ stato, poi, bocciato un emendamento del relatore relativo all’indennità del presidente di Provincia. Assente il senatore di maggioranza di PI, Mario Mauro, mentre per il governo è presente il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Luciano Pizzetti.