Confabitare a cura di Renzo Paccapelo

Buy to rent, mica tanto sconosciuto!

0rentSe ne è parlato, all’inizio, anche nel nuovo Pian casa presentato dal Ministro Lupi nel corso dell’ultima settimana insieme alla riduzione dell’aliquota della cedolare secca, al plafond casa e al rifinanziamento del fondo per l’affitto ed altri provvedimenti concernenti gli immobili. La vera novità è il buy to rent, ovvero affitto con riscatto, una operazione poco conosciuta ad un primo esame, ma lievitata del 300% negli ultimi dodici mesi. A dispetto del termine inglese è cosa assai semplice e per nulla complessa, ha origine come molte novità o innovazioni negli USA in seguito alla crisi dei mutui subprime ed è stato uno degli strumenti principali adoperati dagli istituti di credito per far ripartire il mercato immobiliare. Il buy to rent è un contratto “costruito” su misura dei soggetti che vogliono comprar casa e non ne hanno la possibilità, o si vedono negare il mutuo dalla banca, ovvero di chi vuole vendere ma il mercato non lo consente in tempi brevi. Fra quanti lo hanno scelto spiccano sicuramente le società immobiliari per il 63%, i privati per il 25% e i multiproprietari per il 12%. Il buy to rent, da non proprio l’affitto con riscatto può essere davvero uno degli strumenti messi a disposizione del mercato e consiste in una doppia tipologia di contratti a differenza dell’affitto con riscatto che assomiglia ad un leasing, dove si paga l’affitto per un bene utilizzato ed un riscatto finale. Nel buy to rent il primo contratto è un vero contratto di locazione ad un prezzo sicuramente superiore alla media di mercato, mentre il secondo è il vero contratto di acquisto con il quale il compratore dopo alcuni anni di affitto, 3, 5 o 7, versando un anticipo di circa il 6% potrà accedere più agevolmente ad un finanziamento finalizzato al rogito. La mancata finalizzazione del contratto potrebbe dar luogo ad una penalità pari a 4,5 mensilità dell’affitto. Il buy to rent è in attesa di disciplina legislativa in Italia, ma come dicevamo era entrato nei piano preliminare del Ministro Lupi alla ricerca di strumenti flessibili per far ripartire il mercato degli immobili e assottigliare le scorte di invenduto che impiombano le ali delle società immobiliari e delle imprese edili. Naturalmente noi propendiamo per un sistema misto, buy to rent e affitto con riscatto, dove nel primo caso alle banche potrebbero affiancarsi società di assicurazione o società di gestione costituite ad hoc, mentre nel secondo caso, l’affitto con riscatto potrebbe essere gestito da un fondo creato a proposito all’interno della Cdp.

ARES