Borse di studio “Ferracuti”: premiate due studentesse
Il Sindaco di Fermo, Nella Brambatti ha consegnato questa mattina le borse di studio “Cavalier Ferracuti geometra Daniele” a due studentesse universitarie. Le borse, dell’importo di 900 euro ognuna, vengono erogate annualmente in esecuzione del legato testamentario con cui, nel 1974, il cavalier Ferracuti istituì un fondo per aiutare ed assistere gli studenti meritevoli e bisognosi di Fermo. Per l’anno accademico 2012/2013, sono state premiate due studentesse dell’Università degli studi di Macerata: Silvia Luciani, 25 anni, laureanda in Giurisprudenza e Laura Valente, 24 anni, che frequenta il Dottorato di Ricerca in “Poesia e cultura greca e latina in età tardo antica e medievale”. Alla consegna era presente, oltre al Sindaco, Camillo Aleanzi che, insieme a Daniela Ferracuti, è componente del Comitato istituito per l’assegnazione delle borse di studio “Ferracuti”.
NOTA BIOGRAFICA – Cavalier Ferracuti Geometra Daniele
Nato a Magliano di Tenna il 14 dicembre 1881, si allontanò dal suo paese per venire a studiare a Fermo dove, con sacrifici ed impegno, conseguì il diploma di geometra. Esercitò parallelamente la professione di geometra e di tecnico agrario; fu coinvolto nella realizzazione di importanti opere pubbliche quali la costruzione dell’Ospedale Civile, l’acquedotto cittadino, il campo sportivo “B. Recchioni”, le prime case popolari, il convitto “Montani”. In qualità di tecnico agrario fu pioniere nella meccanizzazione e nell’impiego delle moderne tecniche di concimazione, portando le produzioni a livelli di rilevanza nazionale. Tali meriti gli furono ufficialmente riconosciuti nel 1952, quando gli fu conferito il titolo di Cavaliere del Lavoro dall’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Fu per lungo tempo consigliere della Cassa di Risparmio di Fermo e dell’Associazione italiana Agricoltori, incarichi che assolse con competenza e autorevolezza. Assertore convinto dell’importanza degli studi per l’emancipazione di ogni individuo, aiutò diversi giovani seriamente motivati allo studio. A tal fine, alla sua morte, avvenuta nel 1974, lasciò al Comune di Fermo un legato testamentario consistente in una borsa di studio da destinare a giovani fermani meritevoli e bisognosi.