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Tango Bond (Argentina) rimborso dopo 14 anni

Argentina-che-fare-con-i-Tango-Bond-620x372Dopo oltre 14 anni l’Argentina ripaga i possessori italiani di Tango bond. Il governo di Buenos Aires e la Task force messa in piedi dalle banche italiane (Tfa) hanno raggiunto un accordo preliminare – che dovrà essere approvato dal Parlamento – per chiudere il contenzioso aperto alla fine del 2001 dopo il crack da quasi 100 miliardi di dollari del paese sudamericano.

Con un accordo bilaterale che fa seguito a lunghi anni di negoziati tra il ministero del Tesoro dell’Argentina e la Tfa, il governo di Buenos Aires ha accettato di pagare in contanti il 150% dell’importo originario in conto capitale delle obbligazioni, pari a 1,35 miliardi di dollari. Un valore decisamente alto, soprattutto se paragonato al 30% circa ottenuto dai risparmiatori che accettarono anni fa la prima proposta di Buenos Aires. Si chiude così la controversia basata sul Trattato bilaterale Italia – Argentina nell’arbitrato presso il Tribunale Icsid della Banca Mondiale a cui si era rivolta la Tfa inrappresentanza dei circa 50.000 obbligazionisti italiani ancora detentori di circa 900 milioni di dollari di bond argentini andati in default e che non avevano mai accettato le precedenti offerte di ristrutturazione del governo sudamericano.

“Dopo quattordici lunghi anni – ha esultato Nicola Stock, presidente della TFa, CHE ha firmato l’accordo preliminare questo fine settimana a New York – siamo lieti di vedere questa vicenda concludersi in maniera tale da portare ad una risoluzione equa delle richieste degli obbligazionisti italiani. Apprezziamo la volontà dell’amministrazione del Presidente Macri in Argentina di muoversi rapidamente e con maturità per affrontare questo problema di lungo corso”.

Gli obbligazionisti italiani rappresentati dalla Tfa avevano hanno avviato nel 2006 un arbitrato contro l’Argentina sotto l’egida dell’International Centre for Settlement of Investment Disputes (Icsid) della Banca Mondiale. Secondo i termini dell’accordo preliminare, al momento della conclusione della transazione gli obbligazionisti rappresentati dalla Tfa dovranno rinunciare definitvamente alla loro richiesta di un risarcimento di circa 2,5 miliardi di dollari.

“Siamo molto lieti di aver raggiunto un accordo preliminare che rappresenta il primo passo nella normalizzazione dei rapporti tra l’Argentina e i mercati finanziari internazionali”, ha detto Luis A. Caputo, segretario delle Finanze argentino. L’accordo preliminare apre la porta a un rafforzamento dei forti legami tra Argentina e Italia, così come agli investimenti tra i due Paesi.

Le parti mirano a procedere tempestivamente con le misure previste dall’accordo preliminare, tra cui la presentazione della raggiunta negoziazione al Parlamento argentino nel corso della sua prossima convocazione il 1° marzo 2016, con l’obiettivo di concludere l’attuazione dell’accordo nel corso dei prossimi mesi.