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CARLO IACOMUCCI NEI CUBI SMAGLIANTI DI COLORI

iacomuccicubi“”Mi ricordano, i tuoi quattro cubi smaglianti di colori, chissà perché, una musica

particolarissima, impercettibile ma reale, che accompagna l’abissale danza dei corpi

celesti. Avrai già sentito parlare della musica pitagorica delle sfere che ingloberebbe

il principio metafisico in base al quale tutte le relazioni matematiche rivelano non

solo “rapporti quantitativi” ma anche qualità che si estrinsecano “in numeri, forme e

suoni” che rispondono a criteri di armonica proporzione.

Li hai ideati come cubi anziché come sfere, ma è proprio la loro disconforme

presenza a suscitare quell’emozione profonda che s’esperisce di fronte ad un’opera

d’arte che tutto trasforma e tutto fa sussistere in uno spazio che solo i veri artisti

conoscono, lo spazio dove la parola diventa carne del pensiero che prende

nuovissima, unica “forma”. Se avessi disegnato delle sfere, avresti creato elementi

scontati …

Ma quei “cubi”, sono anche scatole di doni augurali, per chi li riceve, che provengono

dallo spazio infinito come attratti dalla forza di gravità della tua anima d’artista. Ogni

loro lato è un tuo quadro, non ci vuol tanto a scoprirlo, e le mitiche multicolori

fantasmagorie anamorfiche dei racconti che vi hai tracciato valgono di per sé la

sostanza del dono augurale. Inutile conoscere il contenuti dei quattro “pacchi”. Che

bello, anzi, pensarli come un lancio di dadi che recheranno sempre e comunque,

come complessivo risultato, lo splendore di una cosa Nuova come una Rinascita

eterna.””

Paolo Biagetti

Ancona -19 dic. 2016