GLI INVESTITORI DIFFIDANO DEGLI ANALISTI FINANZIARI CON UN COGNOME DI ORIGINE STRANIERA
Gli analisti finanziari che hanno cognomi percepiti come autoctoni dagli investitori suscitano delle reazioni più forti da parte dei mercati finanziari, secondo un nuovo studio della business school londinese Cass.
I ricercatori hanno infatti scoperto che, dopo gli attentati dell‘11 settembre, le previsioni formulate da analisti finanziari con cognomi medio-orientali hanno un‘influenza inferiore sull‘andamento dei mercati.
Gli studiosi hanno potuto inoltre constatare che, in seguito all‘opposizione dei governi francese e tedesco alla guerra in Iraq, le previsioni degli analisti dai cognomi francesi e tedeschi sono state meno considerate da parte del mercato finanziario americano. Questo effetto è stato ancora più evidente quando anche il nome proprio non era nordamericano.
La ricerca è stata condotta su un campione di 5.516 analisti finanziari e 6.495 società dal 1996 al 2014. I ricercatori hanno misurato il grado di preferenza verso certi cognomi. Hanno utilizzato i registri storici dell‘immigrazione negli Stati Uniti per identificare i paesi d‘origine dei diversi cognomi. E si sono anche basati su statistiche Gallup per misurare quale fosse l‘indice di popolarità dei paesi stranieri negli Stati Uniti.
Secondo il Dott. Jay Jung della Cass Business School, la preferenza per un cognome non dipenderebbe tanto dall‘esattezza e o dalla tempestività con la quale gli analisti finanziari forniscono le loro analisi e report quanto dai giudizi degli investitori stessi. Pregiudizi quindi basati sulla propria percezione del cognome degli analisti finanziari.
“La nostra scoperta conferma che le persone cercano di giungere alle conclusioni che desiderano ottenere sin dall‘inizio. Quindi, se gli investitori hanno un‘opinione favorevole nei confronti di un analista finanziario – opinione dovuta al suo cognome – essi sono anche più inclini a valutare le previsioni dell‘analista in questione come più credibili o qualitativamente superiori“, ha affermato il Dott. Jung.
Jay Jung ha precisato che la preferenza per un cognome aveva anche delle conseguenze sulle possibilità di carriera degli analisti finanziari: “Abbiamo visto che, a condizione di fornire delle buone previsioni, un analista finanziario ha più probabilità di realizzarsi professionalmente se ha un cognome apprezzato, di diventare un analista rinomato e di sopravvivere nella professione, anche se la propria agenzia d‘intermediazione dichiara fallimento o è l‘oggetto di una fusione e acquisizione“, ha aggiunto Jung.
Il Dott. Jung ha sottolineato che questa preferenza aveva anche un impatto sulla Borsa: “La velocità con la quale le quotazioni reagivano alle previsioni degli analisti erano più rapide se il cognome di questi ultimi era “autoctono“.
Il Dott. Jung ha dichiarato che il suo studio dimostra che la percezione che gli investitori hanno del cognome di un analista non influenza soltanto il modo di considerare le informazioni sui mercati finanziari ma anche l‘efficacia stessa dei mercati. Le conseguenze sono molteplici sia per il mercato del lavoro che per gli operatori finanziari: “È molto interessante constatare come la preferenza per un cognome, senza alcuna associazione con il contenuto dell‘informazione o con la qualità della previsione stessa, influenzi la reazione degli investitori e le anomalie dei prezzi sui mercati finanziari.“
Lo studio è intitolato “An Analyst by Any Other Surname: Surname Favorability and Market Reaction to Analyst Forecasts“
Gli autori della ricerca sono:
· Jay Jung, Cass Business School (City University of London)
· Alok Kumar, University of Miami – School of Business Administration
· Sonya S. Lim, DePaul University – Department of Finance
· Choong-Yuel Yoo, KAIST College of Business
Giulia Gandolfi, PPOOL media – communications