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La pisantrofobia ovvero non fidarsi di nessuno

“Guardarti dai finti amici, guardati dai nemici, ma soprattutto guardati da te stesso quando ti fidi dei finti amici.”

Michele Scirpoli

 

A chi non è mai capitato di essere tradito? Nella migliore delle ipotesi deluso, nella peggiore di essere sia delusi che traditi. Ovviamente, purtroppo, almeno una volta nella vita sarà sicuramente capitato a tutti; normalmente questo si esaurisce con una buona dose di dolore e buttandosi poi il tutto dietro le spalle. Ma se la cosa si ripete molteplici volte, resta da capire se questo sia dovuto a semplice sfortuna o ad una pessima selezione dei nostri contatti, il tutto si può trasformare in una vera e propria fobia, la pisantrofobia.

 

Questa patologia porta all’impossibilità di fidarsi di chicchessia, pregiudicando anche le relazioni quotidiane, la certezza che approfondendo una qualunque forma di relazione verremo traditi o delusi porta le persone in questione a non potersi più aprire con nessuno. Perché uscire dalla propria comfort zone per rischiare nuovi dolori? Il campo non si pensi sia limitato agli amori, ma comprende famiglia, lavoro, qualunque possibile ambito sociale, il timore include anche l’essere rifiutati od emarginati in gruppi sociali, quindi si evitano contatti di qualunque tipo.

 

Ma il motivo vero e proprio della pisantrofobia viene indicato non tanto nella paura di essere traditi o delusi per l’ennesima volta, ma nella mancanza di autostima, della fiducia in sé stessi. Il passo verso la depressione, l’isolamento, la convinzione che si rimarrà sempre soli è breve. A parte il ricorso a forme professionali di ausilio, la via più sicura ed economica è prendersi il giusto tempo, come diceva Rossella O’Hara, “Dopotutto, domani è un altro giorno!”.

 

MAURIZIO DONINI