Regione

EDILIZIA: RINNOVATO IL CONTRATTO

Fillea-Filca-Feneal delle Marche esprimono grande soddisfazione per il
rinnovo del CCNL Edili industria e cooperazione di luglio.
Da luglio 2018, circa 10.000 edili marchigiani, hanno beneficiato del nuovo
contratto di lavoro con aumenti economici significativi e con importanti novità
per il settore stesso. Oltre alla riforma del sistema bilaterale e al suo rilancio,
ci sono 55 euro di aumento al livello più basso e due euro al mese sulla
previdenza complementare obbligatoria.
Il contratto prova anche a dare delle risposte ai problemi atavici del settore:
in particolare si è incrementato il fondo per i prepensionamenti per anticipare
l’uscita dal lavoro degli edili e si è istituito il fondo per incentivare
l’occupazione giovanile per favorire il ricambio generazionale con l’ingresso
dei giovani nei cantieri.
Il contratto riconosce infine il Durc di congruità, l’applicazione del corretto
CCNL e il settimanale di cantiere come linee guida fondamentali per la
trasparenza e la legalità del settore.
La congruità è partita il 4 agosto in via sperimentale nelle 4 Regioni
del cratere e auspichiamo la sua estensione in tutto il Paese. Nelle
Marche in particolare, dopo i recenti fatti di cronaca (SAE e non solo), si rende
fondamentale stringere le maglie dei controlli e rafforzare gli
organismi deputati alla sorveglianza.
La congruità, nei fatti, stabilendo un rapporto tra valore dell’opera e costo
della manodopera, si rivela fondamentale per arginare il lavoro nero, favorire
la trasparenza e per far in modo che, terminata la fase dell’emergenza, la
ricostruzione vera e propria avvenga sotto i migliori auspici e con un
altro passo rispetto a quanto si è registrato finora.
In particolare con l’ordinanza commissariale n. 58 di luglio si è stabilito che: il
Durc per Congruità riguarda le aziende che operano all’interno del cratere
(tutti lavori pubblici e privati sopra soglia), il prezzario sulla base del quale si
stabilisce il costo della manodopera, l’obbligo di indicare il cantiere, ma
soprattutto si esplicita che tutte le Imprese affidatarie dei Lavori Edili sono
tenute ad applicare ai lavoratori dipendenti il CCNL edile (e non altri contratti
che hanno sicuramente costi minori e probabilmente un’attenzione minore alla
sicurezza nel lavoro)
Queste misure consentono di monitorare meglio l’andamento della
ricostruzione e di verificare come si spendono soldi pubblici, ma soprattutto
agevolano le condizioni di lavoro dei tanti edili che stanno già operando nel

territorio e che arriveranno nei prossimi mesi, favorendo, al tempo stesso le
aziende più sane e serie del territorio.
D’altra parte si segnala con preoccupazione il blocco di 1 miliardo di euro dei
fondi destinati ai progetti vincitori del Bando Periferie quale effetto
dell’approvazione in Senato del ddl Milleproroghe. Ci auspichiamo che il
passaggio alla Camera dei Deputati possa correggere questo effetto negativo.
Così come è urgente maturare una visione politica che possa rilanciare un
piano infrastrutturale serio e fattibile che permetta di far uscire
dall’isolamento territoriale poli manifatturieri importanti per la nostra Regione.
Un esempio evidente ne è la QUADRILATERO per la quale ad oggi non sono
stati ancora sbloccati i finanziamenti con il rischio di prolungare le difficoltà di
viabilità delle zone industriali del Fabrianese.
E’ necessario un piano nazionale di interventi straordinari su tutte le
infrastrutture e di messa in sicurezza del territorio. Se da un lato il rinnovo
del CCNL offre nuovi ed importanti strumenti di controllo dell’irregolarità e di
rilancio del settore questi risultano depotenziati se non affiancati da una
politica di investimenti pubblici per il rilancio del comparto edile.
Ancona, 30 agosto 2018

Le Segreterie regionali

FILLEA CGIL – FILCA CISL – FENEAL UIL