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Caro Presidente, Coraggio!

Oggi alle ore 17,00 il Presidente Mattarela riceverà il Presidente del Consiglio designato dalla coalizione di governo tra Lega e M5s. Dopo novanta giorni di febbrili trattative, cambio di passo e di scenari a ripetizione, Lega e M5s hanno siglato un “patto” intorno ad un programma per il “cambiamento del Paese”. E’ partita la stagione dell’irritualità. Niente è più come prima, niente deve essere come per il passato, a cominciare dai toni politico-istituzionali, sempre assai moderati e felpati, in particolare se diretti verso il Capo dello Stato o verso le massime istituzioni europee. Oggi, si cambia. Pane al pane e vino al vino, anzi alla birra, infatti è a tutta birra che, in particolare la Lega si è lanciata contro quanti, direttamente o solo virtualmente hanno provato a criticare gli accadimenti di queste ultime settimane. Ebbene hanno sempre osteggiato e visto con il fumo negli occhi un premier “tecnico” e si ritrovano intorno proprio ad un tecnico alla massima espressione. Non bastano i contorcimenti di Di Maio il quale dichiara che Conte “è un politico in quanto era nella squadra di governo ed è stato votato “virtualmente” da milioni di italiani”, bizantinismi della politica, quella politica che vorrebbero cancellare. Non basta ai novelli padroni del paese sapere di essere seduti su una montagna di debiti, 2.230 mld di euro, con lo spread in salita sale il costo degli interessi sul dedito pubblico di circa 2 mld, eppure il “contratto di governo” prevede coperture assai poco verificabili, incerte, tanto da far pensare alla necessità di nuovo debito per fare solo alcune delle cose previste dal contratto. Non l’abolizione della Fornero, costo stimato solo per il primo anno 15 mld, forse faranno quota 100, con la speranza per i pensionati che 100 non sia la quota residua di pensione riscuotibile nei prossimi anni. Viene poi da chiedersi come sarà la gestione del contratto, della squadra dei ministri già definita dagli azionisti Salvini e Di Maio, dei rapporti internazionali, viste le premesse e le prerogative del Presidente Mattarella, il quale a ragion veduta vorrà certamente tutelare il ruolo del Paese nel contesto internazionale e non stravolgere alcuni delicati equilibri all’interno delle istituzioni “pubbliche”. Passi per lo spoil system, con l’abbufata di poltrone nelle società e negli Enti, oltre 200 poltrone da occupare, ma governare e riformare innovando il Paese è materia da far tremare i polsi. Lode al coraggio di questi nuovi inquilini del palazzo, la speranza è che non succeda come in molti condomini dove alla resa dei conti l’amministratore o si mostra impotente, o incompetente o peggio infedele rispetto agli impegni assunti, perché mancano i fondi o si è dato fondo nelle passate gestioni a tutta la cassa.

ARES