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La Corte dei conti europea esaminerà l’assistenza sanitaria transfrontaliera

La Corte dei conti europea sta espletando un audit sulle disposizioni in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera nell’UE. Gli auditor della Corte esamineranno il monitoraggio e il sostegno fornito dalla Commissione europea per porre in atto la normativa UE in materia di accesso all’assistenza sanitaria transfrontaliera, i risultati raggiunti finora per i pazienti nonché l’efficacia del quadro di finanziamento dell’UE e delle azioni finanziate. L’audit riguarderà anche il settore dell’assistenza sanitaria elettronica (e-Health), che si avvale della tecnologia informatica per migliorare le prestazioni sanitarie e la salute dei cittadini. La Corte ha pubblicato oggi un documento esplicativo sul sistema di assistenza sanitaria transfrontaliera dell’UE che costituisce una fonte di informazione per tutti coloro che sono interessati a questa tematica.

Un importante obiettivo della politica sanitaria dell’UE consiste nell’assicurare il diritto dei pazienti ad accedere a un’assistenza sanitaria sicura e di alta qualità – anche oltre i confini nazionali, all’interno dell’UE – e il diritto ad essere rimborsati per detta assistenza. Ciò costituisce anche uno dei princìpi del mercato interno.

Sebbene la maggior parte dei pazienti nell’UE fruisca dell’assistenza sanitaria nel proprio paese, in alcune circostanze l’assistenza più accessibile o appropriata può essere disponibile in un altro Stato membro,” ha dichiarato Janusz Wojciechowski, il Membro della Corte dei conti europea responsabile dell’audit. “Ciò dà adito a problematiche complesse per i pazienti, i sistemi sanitari e gli operatori dei settore sanitario.”

I sistemi di assistenza sanitaria in Europa sono sotto pressione a causa dell’invecchiamento della popolazione e delle crescenti restrizioni di bilancio verificatisi nell’ultimo decennio. Nel 2016, il 19,2 % della popolazione dell’UE (ossia il 2,4 % in più rispetto a 10 anni prima) aveva 65 anni o più. Considerati questi cambiamenti demografici, tale percentuale è destinata ad aumentare ancora negli anni a venire, esacerbando probabilmente le disparità in ambito sanitario all’interno dell’UE.

L’audit comprenderà visite di controllo in Danimarca, Svezia, Paesi Bassi, Italia e Lituania. La relazione dovrebbe essere pubblicata nel primo semestre del 2019.

Note agli editori

I finanziamenti UE a favore dell’assistenza sanitaria transfrontaliera provengono principalmente dal secondo (2008‑2013) e dal terzo (2014‑2020) programma in materia di salute, che rappresentano una spesa media di 64 milioni di euro l’anno per questioni connesse alla salute pubblica. Il programma in materia di salute sostiene “(a)zioni necessarie o che contribuiscono all’attuazione della legislazione dell’Unione nel settore […] dell’assistenza sanitaria transfrontaliera”. I tipi di azioni cofinanziate comprendono progetti di cooperazione a livello dell’UE, le azioni intraprese congiuntamente dalle autorità sanitarie degli Stati membri, le azioni relative al funzionamento delle ONG e la cooperazione con organizzazioni internazionali.

La precedente relazione della Corte dei conti europea in questo campo, la relazione speciale n. 28/2016 “Affrontare le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero nell’UE: importanti progressi, ma occorre fare di più”, è stata pubblicata nel dicembre 2016.

Lo scopo del presente comunicato stampa è di illustrare i messaggi principali del documento esplicativo pubblicato dalla Corte dei conti europea. Il testo integrale del documento è disponibile su eca.europa.eu.

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