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Garanzia Giovani quattro anni e molti soldi persi

Foto Vincenzo Livieri – LaPresse
26-03-2015 – Roma – Italia
Politica
Presentazione dell’evento “Dall’Europa all’Italia: la garanzia giovani e le politiche per l’occupazione giovanile”. Nella foto la contestazione fuori la sede della Regione Lazio
Photo Vincenzo Livieri – LaPresse
26-03-2015 – Rome – Italy
Politics
Press conferenze about the Youth Guarantee. In the pic demonstrators against the event

Non abbiamo mai tifato per Garanzia Giovani, giudicandola fin dall’inizio velleitaria e priva di alcuni requisiti fondamentali per renderla efficace. Oggi dopo quattro anni i risultati non sono solo deludenti, ma certificano in modo inequivocabile tutte le carenze del progetto e l’evidenza massima è rappresentata dal 17,5% che ha effettivamente trovato lavoro. Tutto questo nonostante l’impegno economico profuso fin dal maggio 2014 per sostenere l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani tra i 15 e i 29 anni, 1,5 mld finanziati dall’Unione Europea. Gli occupati ad oggi sono stati 225.900, mentre il numero dei Neet supera ampiamente i 2 milioni e nel corso del 2017 c’è stata una brusca caduta dei contratti a tempo indeterminato. Questi numeri rappresentano la realtà di un Paese, l’Italia, maglia nera in ambito UE e purtroppo il numero dei Neet ad oggi 2,19 milioni è di poco inferiore ai 2,29 del 2014. Occorre inoltre sottolineare come oltre il 60% delle politiche attive sono di fatto tirocini. Infatti mezzo milione e più di under trenta partecipanti ad una delle 625.000 azioni di politica attiva ha preso parte ad un tirocinio extra curriculare. In questo modo l’Italia è riuscita anche a ricevere una severa ammonizione dell’UE per l’alta percentuale di stage offerti, oltre ai tempi e modalità dei pagamenti fortemente in ritardo. Non hanno funzionato le Agenzie per il lavoro, l’Anpal è partita in forte ritardo sul progetto, sono mancati i collegamenti fattivi tra mondo dell’industria, dell’artigianato con le agenzie per il lavoro così da incrociare domanda ed offerta, ma soprattutto, in particolare la sud si è consentito e preferito utilizzare Garanzia Giovani per coglierne i vantaggi economici e non per stabilizzare un lavoratore. Nota dolente in ultimo sono state le profilazioni dei Neet assolutamente inadeguate e largamente inutilizzabili per avviare i giovani al lavoro, tanto che ad occuparsi sono stati quei giovani con profilazioni molto basse, sintomo di lavori poco qualificati e professionalizzanti.

ARES