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Terremoto: vice presidente Consiglio Marche, proroga scadenze Impossibile redigere 14.235 perizia giurate in 10 giorni

ANCONA, 21 MAR – Anche per il vice presidente del Consiglio regionale delle Marche Piero Celani (Fi), serve una “adeguata e congrua proroga delle scadenze” per la ricostruzione, chiesta anche dal governatore Luca Ceriscioli al premier Gentiloni. Celani ha risposto ad una nota del capo dell’Ufficio Speciale Ricostruzione delle Marche Cesare Spuri, invitandolo a sollecitare in questo senso il commissario straordinario De Micheli. L’esponente forzista condivide con Spuri “la necessità di accelerare il processo di ricostruzione degli edifici pubblici e privati” e riconosce all’Usr “l’impegno fin qui profuso per dirimere le problematiche tecniche che quotidianamente vengono evidenziate dai professionisti e dagli stessi cittadini”. Ma rileva “una contraddizione”: “come può essere possibile che nei prossimi 10 giorni possano redigersi 14.235 perizie giurate, tenuto conto anche che alcuni Comuni devono ancora notificare migliaia di ordinanze ed allo stesso modo come potrà essere possibile che in un mese o poco più potranno presentarsi all’Usr circa 6.000 progetti di ricostruzione per danni lievi, se prima non si modifica la regolamentazione tecnica posta alla base di tali progetti? Proprio per questi ed altri motivi – sottolinea Celani -, in tutto il territorio colpito dal sisma, sta lievitando nei cittadini un senso di scoramento, rassegnazione e ancora peggio di sfiducia, in quanto si vedono avviluppati in un meccanismo burocratico esasperato che sta veramente disgregando le nostre comunità. La proroga eviterà anche “l’insorgere di inutili e ulteriori preoccupazioni ai cittadini, già fortemente provati dagli eventi”. Celani parla apertamente di “una impasse in cui il processo di ricostruzione si sta avvitando” e invita Spuri infine a promuovere “un Tavolo tecnico-politico in modo che insieme ciascuno per le proprie competenze (Governo, Regioni, Comuni, Ordini professionali) possa trovare le adeguate soluzioni”. “Solo dopo questo percorso – conclude -, si potranno stabilire alcune scadenze che, comunque andrebbero sempre monitorate, al fine di evitare che i cittadini, oltre al danno subito, possano incorrere anche nella beffa di non poter accedere ai contributi, addirittura per scadenza dei termini”.