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L’OLFATTO DEI CANI AL SERVIZIO DELLA CRIMINALISTICA

Individuare le tracce lasciate sulla scena del crimine attraverso il super olfatto dei cani.
L’ultima frontiera della criminalistica sbarca ad Ancona, nella sede dei Centri Cinofili
Anconetani, dove si sta tenendo il secondo corso nazionale per forensic canine operations
specialist. Una full immersion di sei giorni, durante la quale 22 allievi con cani al seguito
verranno preparati per diventare specialisti nelle attività cinofile forensi. L’obiettivo è quello
di formare la coppia istruttore – cane per operazioni investigative basate sulle capacità
olfattive dell’animale: odorologia forense, ricerca tracce biologiche, ricerca sostanze, pista
criminale, acceleratori di incendio.
Organizzato dalla Società italiana di Scienze cinofile forensi, diretta da Aldo Violet,
responsabile marchigiano dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi, il corso, che è
iniziato martedì 20 marzo e si concluderà domenica 25, è tenuto dal professore argentino
Mario Rolando Rosillo, docente della Facoltà di Scienze Veterinarie di Corrientes e
direttore di odorologia al Ministero di Seguridad della provincia di Corrientes.
Insieme ai conduttori sono presenti cani di varie razze, taglie ed età, che verranno
addestrati per imparare a impiegare al meglio il loro fiuto nelle indagini forensi.
Quello in programma ad Ancona è il secondo corso in Italia per formare specialisti del
settore. Il primo si è tenuto lo scorso anno a Pisa, dove 26 partecipanti hanno conseguito
la certificazione di forensic canine operations specialist.
Di utilizzo dell’olfatto dei cani nelle varie tecniche investigative si parlerà anche il 27 marzo
all’Università di Teramo con avvocati, magistrati, studenti ed esponenti delle forze
dell’ordine in una speciale lezione tenuta dal professor Rosillo, dal dottor Aldo Violet e dal
dottor Andrea Mazzatenta, docente di psicobiologia e psicologia animale.