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Anche le lavoratrici marchigiane coinvolte nella chiusura delle sedi di lavoro di Italia On Line

Anche lavoratrici e lavoratori marchigiani coinvolti nella chiusura delle sedi di ITALIA ON LINE,
ovvero la società che gestisce Libero e Seat Pagine gialle.
Ancora esuberi in IOL, dopo la fusione di LIBERO con SEAT Pagine Gialle del 2015 e la pesante
riorganizzazione del 2016, costata oltre 300 cassintegrati e 283 orari ridotti. Ieri, ad un incontro
all’ASSOLOMBARDA, convocato proprio dall’azienda, quest’ultima ha incredibilmente
abbandonato il tavolo di fronte alle richieste di confronto con le Regioni (Piemonte, Lombardia e
Emilia Romagna) RSU e le organizzazioni sindacali di categoria.
Ormai abituati a tutto, come l’erogazione di un maxi dividendo da 80 mln di euro agli azionisti,
durante l’applicazione dei pesanti ammortizzatori sociali ai dipendenti, nessuno immaginava una
tale conclusione della giornata di ieri; dichiarati 400 esuberi, 241 trasferimenti coatti a Milano,
chiusura delle sedi di Torino e di tutte le altre sedi (licenziamenti mascherati).
Parliamo di un’azienda a carattere nazionale, con circa 1000 unità e sostanzialmente 700 esuberi,
con distaccamento anche nelle Marche (Ancona) dove lavorano una decina di lavoratrici e
lavoratori.
Lavoratrici e lavoratori, in cassa integrazione ormai da oltre 2 anni, dopo un iniziale tentativo di
telelavoro, sentono forte la beffa oltre l’inganno di una chiusura totale delle sedi, che, a questo
punto, coinvolgerebbe anche loro in un probabile licenziamento collettivo.
Le organizzazioni sindacali nazionali, in primo luogo la SLC CGIL delle Marche la sola presente
nella sede di Ancona, sono pronte a mobilitarsi con lo stato di agitazione permanente e lo sciopero
già dichiarato per oggi 7 marzo, pronti a partecipare al presidio di Roma con le lavoratrici e
lavoratori, sotto la sede del MISE, dove si svolgerà l’incontro il 16 marzo.