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Sisma, crollo edifici, qualcuno ne risponderà

crolloospedaleamandolaCi sono i primi indagati per i crolli nell’ospedale di Amandola (Fermo) dopo il terremoto: la procura di Ascoli Piceno ipotizza i reati di disastro colposo e frode in pubbliche forniture a carico del titolare di un’azienda edile di Afragola (Napoli) e del direttore dei lavori e progettista del corpo ‘F’ del nosocomio, che ospitava la Residenza sanitaria assistita per anziani. Il 24 agosto scorso, la prima forte scossa lesionò le tramezzature interne dell’edificio e costrinse il personale ad evacuare in tutta fretta gli anziani, trasferiti nella Rsa di Fermo. Crolli delle tamponature interessarono anche l’ala ospedaliera vera e propria, con lo sgombero complessivo di 40 persone fra anziani e malati. Il 5 novembre i tecnici dell’Università di Pavia hanno dichiarato l’intero nosocomio inagibile. ”Una brutta storia: lavori non eseguiti a regola d’arte, e tutto sulla pelle dei cittadini” commenta oggi il sindaco Adolfo Marinangeli, che con la Regione Marche si costituirà parte civile se l’inchiesta sfocerà in un processo. La struttura ospedaliera, a servizio di un bacino d’utenza di 20 mila persone, risale all’800 ma negli anni all’edificio originario si sono aggiunte parti completamente nuove, e altre sono state ristrutturate dopo il sisma del 1997 con i finanziamenti del post terremoto. Il corpo ‘F’ è stato realizzato su un progetto del 2008, con fondi regionali specifici destinati alle nuove Rsa. Il completamento dei lavori nel 2010; l’inaugurazione nel 2014, con Marinangeli a tagliare il nastro. Due anni dopo il disastro.