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VIOLAZIONI SISTEMATICHE DEI DIRITTI UMANI E DEL LAVORO A CUBA

Il Gruppo Renew Europe ha partecipato attivamente alle denunce e alle azioni affinché il Parlamento Europeo condannasse le sistematiche violazioni dei diritti umani e del lavoro commesse dallo Stato cubano nei confronti del suo personale professionale distaccato all’estero (medici, insegnanti, artisti, marittimi…) in violazione delle convenzioni fondamentali dell’OIL ratificate da Cuba.

 

Numerosi pareri, rapporti e risoluzioni delle Nazioni Unite e del Parlamento Europeo hanno esortato Cuba a rettificare e a rispettare effettivamente la Convenzione Americana sui Diritti Umani e le Convenzioni 29 e 105 dell’OIL, che Cuba ora viola sistematicamente riducendo in schiavitù tra i 50.000 e i 100.000 lavoratori all’estero ogni anno, come sta accadendo attualmente nella Regione Calabria per mano del suo presidente Roberto Occhiuto. Hanno inoltre chiesto al governo cubano di garantire il diritto dei cubani di lasciare e tornare nel proprio Paese, compresi i medici impegnati in missioni mediche all’estero, in conformità con gli standard internazionali sui diritti umani.

 

In questo evento, organizzazioni come Human Rights Watch Prisoners Defenders, insieme alle vittime e con il sostegno di Renew Europe, forniranno tutti i dettagli dell’attuale situazione di schiavitù che migliaia di professionisti cubani in tutto il mondo hanno già denunciato.

 

In particolare, l’ultima Revisione Periodica su Cuba da parte del Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia ha esortato Cuba nel giugno 2022, nelle sue conclusioni finali, a “porre fine alla separazione familiare forzata di 8 anni” che il Codice Penale cubano stabilisce per genitori e figli se i primi rifiutano di lavorare in tali missioni e di seguire le sue regole che violano i più elementari diritti umani.

 

Più di 5.000 bambini sono separati forzatamente dai loro genitori dall’articolo 176 dell’attuale Codice Penale di Cuba, che prevede la reclusione fino a 8 anni per i lavoratori cubani che si rifiutano di continuare a subire tale schiavitù.