Macerata

Istituto Agrario, gli studenti incontrano Mercalli, Raparo e Paniccià

Serie di incontri per le classi quinte e quarte in occasione della Giornata nazionale dell’Albero e nell’ambito delle attività sulla transizione ecologica

Macerata 22 ottobre – In occasione della Giornata nazionale dell’Albero, l’Istituto Agrario di Macerata ha organizzato un incontro per le classi quarte con l’agronomo paesaggista,  con certificazione ETT – European Tree Technician, Andrea Raparo e con Federico Paniccià, arboricoltore e istruttore forestale, delegato dell’Associazione Italiana Professionisti del Verde (AIPV) per la Regione Marche.

I due tecnici hanno mostrato l’importanza degli alberi in ambito urbano, il come individuare la pianta giusta da mettere a dimora, la procedura corretta della piantagione e la gestione dell’albero dopo l’impianto, fino alla fase adulta.

Nella stessa giornata le classi quinte, nell’ambito delle attività sulla transizione ecologica dell’istituto, hanno incontrato online Luca Mercalli sul tema “Crisi climatica e ambientale: quali scenari per il futuro?”. 

Il climatologo ha raccontato ai ragazzi che se l’Accordo di Parigi non sarà rispettato al più presto, ci aspetta un aumento termico globale fino a 5 gradi entro la fine del secolo: più ondate di calore africano, desertificazione e siccità, incendi boschivi, eventi estremi, alluvioni, tempeste più frequenti, e un aumento del livello del mare di oltre un metro. Questo comporterà perdite di produzione agricola, danni alle infrastrutture e alle persone e migrazioni epocali.

E oltre al riscaldamento globale ci sono altri rischi ambientali importanti, come la perdita di biodiversità e l’inquinamento di acqua, aria e suoli. Mercalli ha affermato che si tratta di un nuovo periodo geologico recente, chiamato Antropocene, nel quale le attività di otto miliardi di umani rischiano di rendere il nostro pianeta ostile alla vita delle generazioni più giovani.

Una buona notizia c’è: la possibilità di ridurre i danni esiste ancora, ma richiede uno sforzo rapido e imponente, il passaggio dalle energie fossili a quelle rinnovabili, una maggior efficienza nell’uso delle materie prime e un ripensamento della crescita economica che non può essere considerata infinita, in un mondo dalle dimensioni limitate. In poche parole, il prima possibile vanno eliminate tutte le pratiche ecologicamente non sostenibili.