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NUOVA VITA PER SFALCI E POTATURE

Con la nuova interpretazione normativa gli “scarti del verde” non vengono più considerati
rifiuto speciale ma sottoprodotto agricolo che può essere recuperato e riutilizzato con
conseguenze positive per le imprese del settore in termini di semplificazione della tenuta dei
registri e risparmio economico.

Una vera rivoluzione per le circa 790 aziende agricole delle Marche che si occupano di
florovivaismo, arboricoltura o di gestione delle aree verdi.
L’aggiornamento del Decreto Legislativo n.116/2020 ha modificato gli adempimenti per una
corretta gestione dei rifiuti derivanti dalle attività di manutenzione del verde. Foglie secche,
sfalci d'erba e potature che venivano trattati come rifiuti speciali ora sono riconosciuti come
sottoprodotti agricoli che possono essere recuperati e rimmessi – come materia organica –
nell'economia circolare con conseguenze positive per le imprese del settore in materia
di semplificazione nella tenuta dei registri nonché di risparmio economico. “Anche se in
ritardo, oggi finalmente abbiamo compreso l'importanza di questa nuova interpretazione
legislativa – ha commentato favorevolmente Denis Del Gatto, fondatore di Vivai Nicole. Nelle
nostre zone, fino a qualche anno fa, non c’erano le centrali a biomassa e la filosofia del
substrato prodotto da sfalci o potature che potesse avere una seconda vita come concime o
ammendante. Oggi il verde, se recuperato correttamente, può essere considerato come
materia organica da reimmettere in ottica di economia circolare.” L’imprenditore agricolo che
provvede allo sfalcio e alle potature nell’ambito della propria impresa agricola nel rispetto
delle buone pratiche colturali ed utilizza direttamente i residui vegetali nel ciclo aziendale, ad
esempio, attraverso le attività di compostaggio del materiale organico, può considerarsi
produttore di un non rifiuto. Lo stesso vale per l’imprenditore agricolo che non utilizzi
direttamente i residui vegetali nel ciclo aziendale e può cederli a terzi secondo la disciplina dei
sottoprodotti. Questa interpretazione estensiva della norma oltre a semplificare la vita delle
aziende in termini di tenuta dei registri e risparmio economico, rappresenta un forte segnale
verso la sostenibilità ambientale.

Osimo, 9 giugno 2022

Ufficio Stampa
LOV