Economia

Italia: PIL in calo a inizio 2022, ma il dato è migliore delle stime del Governo

Nel 1° trimestre 2022, il PIL italiano è calato di -0,2% t/t, dopo che il dato relativo a fine 2021 è
stato rivisto al rialzo a 0,7% da un precedente 0,6%. Il dato è in linea con le aspettative di
consenso, ma migliore delle nostre attese (e di quelle, fra gli altri, di Governo e Banca d’Italia).
La variazione annua è rallentata a 5,8% dal 6,2% del 4° trimestre 2021. Il dato lascia il PIL appena
-0,4% al di sotto dei livelli pre-pandemici (di fine 2019). La crescita “acquisita” per il 2022 (in caso
di stagnazione in ciascuno dei restanti trimestri dell’anno) è pari al 2,2% (in precedenza era
stimata al 2,3%).
Il dettaglio per componenti verrà diffuso dall’Istat in occasione della seconda stima il prossimo
31 maggio. Tuttavia, l’agenzia statistica ha anticipato che il calo del PIL è dovuto ai servizi,
mentre il valore aggiunto è rimasto stagnante nell’industria: pensiamo che l’industria in senso
stretto abbia contribuito negativamente, mentre le costruzioni dovrebbero aver mantenuto un
trend espansivo.
Dal lato della domanda, c’è stato un apporto positivo della componente interna (al lordo delle
scorte) mentre il commercio estero ha contributo negativamente – il che non sorprende, dato
che in questa fase le importazioni sono più vivaci delle esportazioni, non soltanto in termini
nominali ma anche al netto dell’effetto-prezzo. In ogni caso, pensiamo che la domanda interna
sia stata spinta dagli investimenti e dalle scorte, mentre i consumi potrebbero essersi contratti
per il secondo trimestre consecutivo, trascinati al ribasso soprattutto dalla spesa per servizi.
In sintesi, il dato sul PIL a inizio anno è stato meno debole di quanto ci aspettassimo. Peraltro,
l’evoluzione nel corso del trimestre è stata irregolare, con una contrazione dell’attività
economica a gennaio, sulla scia del picco dell’ondata pandemica, un rimbalzo a febbraio e poi
verosimilmente un nuovo rallentamento a marzo sulla scia dei primi effetti della guerra in Ucraina.
La debole conclusione del trimestre segnala rischi al ribasso anche per il trimestre corrente.
A nostro avviso, il PIL a inizio anno è calato soprattutto per via del picco dell’ondata pandemica
(come visibile dal contributo negativo del settore dei servizi), mentre non sembra aver risentito
ancora appieno degli effetti della crisi geopolitica internazionale (nemmeno considerando il solo
canale di trasmissione dei prezzi). Al momento il nostro scenario di base prevede un rimbalzo del
PIL nel trimestre corrente (sia pure più debole di quanto ci aspettassimo prima della guerra in
Ucraina). Tuttavia, non si possono escludere scenari più severi, soprattutto nel caso in cui nelle
prossime settimane venga deciso un embargo al gas russo, che avrebbe effetti soprattutto sul
settore industriale.

29 aprile 2022

Direzione Studi e Ricerche

Macroeconomic Research

Paolo Mameli
Economista – Italia

Macro Rapid Response 29 aprile 2022

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 2
PIL in calo nel 1° trimestre 2022, per la prima volta dal 2020 Il nostro scenario di base prevede un lieve rimbalzo del PIL nel

trimestre corrente

Fonte: Istat, elaborazioni Intesa Sanpaolo Fonte: Istat, previsioni Intesa Sanpaolo

Ma i rischi sono al ribasso sulla crescita… …e al rialzo sull’inflazione

Nota: lo scenario “severo” presuppone una reazione più forte dei prezzi
dell’energia e maggiori effetti di second-round, interruzioni nelle catene
globali del valore e tagli alle forniture di gas russo, nonché tensioni
geopolitiche più pronunciate che causano un più ampio ripricing dei
mercati finanziari e un’incertezza più persistente. Fonte: elaborazioni e
previsioni Intesa Sanpaolo

Nota: lo scenario “severo” presuppone una reazione più forte dei prezzi
dell’energia e maggiori effetti di second-round, interruzioni nelle catene
globali del valore e tagli alle forniture di gas russo, nonché tensioni
geopolitiche più pronunciate che causano un più ampio ripricing dei
mercati finanziari e un’incertezza più persistente. Fonte: elaborazioni e
previsioni Intesa Sanpaolo

4.3 4.3

3.0

2.3

2.4 2.4

1.6 1.4

0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
3.5
4.0
4.5
5.0

Dec 21 Feb 22 Mar 22
(base)

Mar 22
(severe)
2022
2023

2.7

3.9

6.2
7.1

1.6 1.6

2.5 2.8

1
2
3
4
5
6
7
8

Dec 21 Feb 22 Mar 22
(base)

Mar 22
(severe)

2022
2023

Macro Rapid Response 29 aprile 2022

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 3
Appendice
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Intesa Sanpaolo S.p.A. pubblica e distribuisce ricerca ai soggetti definiti ‘Major US Institutional Investors’ negli Stati Uniti solo attraverso Intesa
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Incentivi relativi alla ricerca
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(c.d. FICC Research) ed è reso liberamente disponibile al pubblico indistinto tramite pubblicazione sul sito web della Banca –
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Metodologia di distribuzione
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Macro Rapid Response 29 aprile 2022

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 4
Metodologia di valutazione
I commenti sui dati macroeconomici vengono elaborati sulla base di notizie e dati macroeconomici e di mercato disponibili tramite
strumenti informativi quali Bloomberg e Refinitiv-Datastream. Le previsioni macroeconomiche, sui tassi di cambio e sui tassi d’interesse sono
realizzate dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tramite modelli econometrici dedicati. Le previsioni sono ottenute mediante
l’analisi delle serie storico-statistiche rese disponibili dai maggiori data provider ed elaborate sulla base anche dei dati di consenso tenendo
conto delle opportune correlazioni fra le stesse.
Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse
Intesa Sanpaolo S.p.A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo”)
si sono dotate del “Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231” (disponibile sul
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delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere
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insorgere, vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente sugli interessi della
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In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di interesse – facendo riferimento a quanto
prescritto dagli articoli 5 e 6 del Regolamento Delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il Regolamento
(UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sulle disposizioni
tecniche per la corretta presentazione delle raccomandazioni in materia di investimenti o altre informazioni che raccomandano o
consigliano una strategia di investimento e per la comunicazione di interessi particolari o la segnalazione di conflitti di interesse e successive
modifiche ed integrazioni, dal FINRA Rule 2241, così come dal FCA Conduct of Business Sourcebook regole COBS 12.4 – tra il Gruppo
Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti finanziari, e le loro società del gruppo, nelle raccomandazioni prodotte dagli analisti
di Intesa Sanpaolo S.p.A. sono disponibili nelle “Regole per Studi e Ricerche” e nell’estratto del “Modello aziendale per la gestione delle
informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse”, pubblicato sul sito internet di Intesa Sanpaolo S.p.A all’indirizzo
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Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche – Responsabile Gregorio De Felice
Tel. 02 879+(6)
Macroeconomic Analysis
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