Regione

PNNR e sanità. Mancano solo 20 giorni per presentare i progetti ma pare davvero che si navighi a vista!

Mancano solo 20 giorni di tempo per presentare i progetti per accedere ai primi 182 milioni
del PNRR per gli investimenti nella sanità ma appare sempre più evidente come nelle
Marche si naviga a vista.
Riteniamo davvero sbalorditivo, infatti, apprendere dalla stampa che a pochi giorni dalla
presentazione dei progetti, l’Assessore Saltamartini annunci un cambio di scenario rispetto
agli interventi previsti e ai criteri da seguire per la loro progettualità.
Quindi, non solo di quei progetti non si sa quasi niente, quel poco che si sa, sarebbe
meglio non saperlo. Ora, in fretta e furia, i progetti dovranno essere rivisti e adeguati e c’è
davvero da sperare che si riesca a fare tutto nei tempi strettissimi che rimangono.
Di fronte a questo scenario, i vertici regionali si ostinano a non rendere oggetto di
confronto il quadro generale degli assetti dell’assistenza sanitaria territoriale nel quale
innestare le singole scelte e i singoli investimenti finanziati e sostenuti dal PNRR.
A questo punto appare fin troppo velleitario chiedersi come pensano Acquaroli e
Saltamartini di tradurre nelle Marche la nuova idea di sanità e di tutela della salute dei
cittadini che sta alla base degli obiettivi del PNRR: una sanità che punta a spostare il
baricentro dell’assistenza dall’ospedale al territorio.
Una sanità territoriale che richiede strutture, attività, tecnologie, figure professionali e
modalità organizzative nuove. Le nuove strutture sono le Case e gli Ospedali della
Comunità, le nuove attività sono la telemedicina e le Centrali Operative Territoriali, le
nuove figure professionali sono gli infermieri di famiglia e di comunità, le nuove modalità
organizzative e di lavoro sono quelle delle equipe territoriali con i medici di medicina
generale. Un sistema nel quale anche l’ospedale deve cambiare, non solo in termini di
adeguamento tecnologico o sismico.
Dunque il PNRR dovrebbe essere l’occasione per ripensare e far evolvere il sistema
sanitario verso un modello completamente diverso rispetto a quello attuale, in un percorso
trasparente e condiviso, come declinato nel Protocollo di Intesa tra Governo e
Organizzazioni sindacali, firmato a dicembre scorso in attuazione dell’art. 8 del Decreto
Legge 77/2021. Trasparenza e condivisione di cui finora non c’è traccia, così come non
c’è traccia del progetto complessivo di sanità.
E di fronte a tanta approssimazione e disinvoltura, anziché scusarsi con i marchigiani, il
Presidente Acquaroli continua a lamentarsi in TV per le Marche finite in zona arancione,
come peraltro se fosse colpa di qualcun altro. Lo diciamo da tempo: basta parole vuote e
propaganda: servono serietà, rigore e competenza!
Ancona, 8 febbraio 2022

Le Segreterie di CGIL CISL UIL