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TEMPO SCADUTO PER IL LICEO CLASSICO A.CARO DI FERMO

Il CTU, Ing. Del Monte Sauro di Montecosaro, incaricato dal PM, Dott.ssa Francesca Perlini, di effettuare
uno “studio per la Valutazione di Sicurezza dell’edifico sito in Fermo via Lopardi n.2”, nella sua relazione del
13 Marzo 2020 ha affermato (pag. 17) che:
“l’uso della struttura può continuare solo con la necessaria verifica sismica globale mirata al
miglioramento sismico che coinvolga l’intero aggregato, entro e non oltre 5 anni dal primo episodio
dall’inizio della crisi sismica del 24 agosto 2016 di M. 6.0”
Lo scorso 24 agosto sono quindi scaduti i 5 anni per la verifica sismica dell’intero aggregato, vale a dire
considerando anche il complesso San Martino “che costituisce a tutti gli effetti parte integrante
dell’aggregato”. Questo perché come ricordato anche dallo stesso CTU le spinte maggiori “in caso di sisma
provengono dall’edificio massivo quale è l’Auditorium”.
Non solo prosegue il consulente tecnico “è fondamentale ricordare che nel contempo si sono effettuate
opere di messa in sicurezza dell’Auditorium che determinano un comportamento differente dello stesso in
ambito sismico, tale mutamento del comportamento sismico determina un cambio della rigidezza
dell’intero complesso in aggregato” … “ciò rende incerto e assolutamente imprevedibile il
comportamento parziale sul complesso del Liceo A. Caro”.
Il Comune di Fermo, proprietario sia dell’immobile di Via Leopardi che del complesso San Martino, aveva il
compito di effettuare questo studio e di provvedere al miglioramento sismico dell’intero aggregato.
Invece inspiegabilmente l’Auditorium resta interdetto al pubblico mentre il Liceo Classico è normalmente
aperto.
Pur senza considerare la scadenza indicata dal CTU, che tra l’altro ha anche evidenziato “l’assenza di
documentazione per gli interventi eseguiti nel corso degli anni in particolare documenti progettuali e i
certificati di regolare esecuzione dei lavori strutturali”, è difficile dormire sonno tranquilli considerando la
storia di questi ultimi anni.
L’immobile di via Leopardi, infatti, dopo ogni evento sismico, anche verificatosi a rilevante distanza, ha
subito ingenti danni, oltre che una verosimile modifica della staticità generale, come accaduto per la crisi
sismica del 1997.

Gli eventi sismici del 2016 hanno confermato in modo incontrovertibile la fragilità dell’immobile. Infatti
terremoti avvenuti a oltre 100 km di distanza hanno determinato il parziale crollo del solaio di una classe e
danni sparsi in tutto l’edificio.
Come per la scuola media Ugo Betti, ci si è resi subito conto della necessità di costruire una nuova sede (già
finanziata nell’ambito del Piano B delle scuole previsto dal D.L. 189/2016 e ss.mm. ii, approvato con
Ordinanza commissariale n. 35 del 31 luglio 2017) che costituisce uno degli obiettivi più significativi per la
Provincia di Fermo.
Ma mentre per la scuola media il nuovo plesso scolastico è già a disposizione degli studenti per il liceo
classico gli unici soldi spesi, in quattro anni, sono a favore dei progettisti.
Si consideri poi che l’indice di verifica di vulnerabilità sismica rilevato nel Maggio 2018 dall’ Ing. Egidio
Santucci di Montappone, obbligatorio per legge e necessario per consentirne l’utilizzabilità dell’immobile, è
risultato di poco superiore al minimo. Infatti la relazione di vulnerabilità ha evidenziato un rapporto del
64,40% tra la capacità di reazione sismica effettiva della struttura e la richiesta dalla norma per gli edifici
analoghi di nuova costruzione a fronte del 60% minimo previsto.
64% ottenuto senza considerare l’aggregato e senza poter ispezionare “sotterranei, tetto e sottotetto”
come dichiarato dallo stesso tecnico.
Ma che le indagini sul tetto e sottotetto fossero necessarie, e che con molta probabilità avrebbero
determinato un ulteriore abbassamento dell’indice di vulnerabilità sismica, è dimostrato dal fatto che, in
seguito al crollo del tetto dell’Itt Montani di Fermo avvenuto il 14 Maggio 2018, la Provincia di Fermo ha
ordinato “misure straordinarie di controllo” sui tetti lignei aventi identiche caratteristiche, tra cui anche
quelli dell’immobile in questione.
Ebbene questi controlli hanno rilevato diverse criticità tali da richiedere l’interdizione di diverse zone della
scuola e la necessità del completo rifacimento del tetto per il quale è stato chiesto e ottenuto congruo
finanziamento.
Il tempo è scaduto. E non possiamo più contare solo sulla fortunata assenza di nuove scosse di terremoto.
Chi può allontanare gli studenti da questo immobile lo faccia in fretta.

Comitato Scuole Sicure Fermo
comitatoscuolesicurefermo@gmail.com
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ALLEGATO: CTU Dott. Ing. Del Monte Sauro