Regione

Confartigianato Ancona “Non vanificare il buon lavoro svolto per gli approdi MSC. Urge ragionare su politiche inclusive”

Ancona, il suo porto e i traffici turistici di questo 2021 ancora complicato per le attività economiche,
traffici che gravitano attorno allo scalo dorico: su questo si concentra l’attenzione dei rappresentanti di
Confartigianato Ancona, con il Presidente Paolo Longhi e il Responsabile territoriale Luca Casagrande, che
fanno il punto sul ritorno economico generato dagli accordi con le compagnie di crociera che fanno tappa
ad Ancona.
“Abbiamo molto apprezzato – dice Longhi – lo sforzo fatto dalla Regione e dall’Autorità Portuale nel trovare
con MSC accordi sfociati nell'approdo ad Ancona della MSC Splendida, la nave più grande mai arrivata nel
nostro scalo. Per quanto riguarda i benefici per le attività economiche del centro cittadino che ne dovevano
conseguire, segnaliamo la necessità di ragionare però su politiche inclusive e di collegamento porto-città
che possano essere in grado di apportare vantaggi alle imprese, nonostante le necessarie restrizioni
imposte dal Covid”.
“A bordo della nave si crea, infatti, una bolla sterile in cui i turisti sono inseriti – spiega Casagrande – e con
regole precise a cui bisogna attenersi per l’intera durata del viaggio, incluse le escursioni a terra. Questo
però implica che i passeggeri non siano liberi di entrare nei negozi, una volta approdati in centro, perché
devono seguire un percorso guidato obbligato che non permette loro di potersi muovere liberamente
all'interno del territorio cittadino”.
“Chiaramente siamo favorevoli alla presenza di regole chiare che garantiscano la sicurezza pubblica e la
prevenzione del contagio – aggiunge Longhi – ma non possiamo non constatare il mancato ritorno
economico per le attività che insistono sui corsi cittadini, fortemente penalizzate da questo sistema”.
“Tutto questo – conclude Casagrande – impatta negativamente anche sul comparto del trasporto persone
Taxi e Ncc, già aspramente penalizzato dalla crisi generata dalla pandemia, a causa del crollo del traffico di
persone. In definitiva, tutte le attività commerciali che potevano contare sul turismo di passaggio e anche
sull’acquisto ‘mordi e fuggi’ non trovano beneficio dalla situazione in essere”.
“Auspichiamo – concludono Longhi e Casagrande – che vi sia la possibilità di ragionare quanto prima con
le istituzioni mettendo a disposizione dei turisti percorsi virtuosi che possano includere le aziende, le
quali si sono attrezzate per lavorare in completa sicurezza, permettendo ai turisti uno shopping sereno e
sicuro e consentendo così alle imprese di non perdere in via definitiva tutto l’indotto turistico ben
canalizzato ad oggi su Ancona”.