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CNA Terr.le Fermo: fisco, burocrazia, legalità, progettualità, le nostre proposte ai candidati sindaco di Fermo e del territorio

Nuove politiche fiscali, burocrazia, legalità, progettualità: ecco le quattro direttrici sviluppate dalla
CNA Territoriale di Fermo nel documento economico-politico 2020 “Ricominciamo da noi: nuove
(d)istanze per un nuovo futuro comune”, stilato in occasione della tornata elettiva del 20 e 21
settembre. Partiti i tradizionali “Caffè con i candidati”, incontri informali con gli aspiranti sindaci dei
centri più piccoli, per un giro che si chiuderà il 15 settembre, i candidati del capoluogo, invece, sono
stati ospitati nell’Auditorium CNA di via Donizetti, lunedì scorso. Anche con loro ci si è confrontati
sul documento presentato.
Sette i comuni al voto, in cui è presente il 23,59% della realtà economica insediata, cioè 4283
imprese, di cui 1244 artigiane (il 20,33% del totale delle aziende artigiane provinciale). A Fermo
sono 3306 le imprese attive, di cui 1025 artigiane e 734 a conduzione femminile, per un totale di
10550 occupati registrati. Sempre a Fermo, tra il 2010 e il 2020 (dati al 30 giugno), hanno chiuso 447
aziende, pari al -11,91% (il dato provinciale segna -11,53%). “Per stimolare una riflessione sulle
condizioni in cui si fa impresa oggi, abbiamo illustrato ai candidati la situazione economica del
capoluogo – riferiscono i vertici CNA Paolo Silenzi e Alessandro Migliore – offrendo un contributo
propositivo di idee ed evidenziando quattro tematiche principali di interesse, affinché i provvedimenti
locali non aggiungano criticità a criticità”.
Su questa linea si muovono le proposte dell’associazione di categoria: “E’ necessario agire su nuove
politiche fiscali – dice Paolo Silenzi – riducendo il carico, applicando principi di equità fiscale e di
uguaglianza di capacità contributiva. Un esempio? L’innalzamento della deducibilità dell’IMU,
battaglia della CNA, è realtà e ha contribuito senza dubbio ad anticipare il ‘tax free day’ al 31 luglio,
il giorno in cui l’imprenditore inizia a guadagnare per se stesso invece che per pagare le tasse, e far
scendere al 59,7% la pressione fiscale totale”. La burocrazia, altro costo per le imprese, al pari delle
tasse: “Incide su competitività, costo del lavoro, sul prodotto finito – commenta Migliore – le parole
d’ordine devono essere semplificazione, autocertificazione, digitalizzazione, per arrivare ad un
impatto che sia zero sui costi aziendali”. Altro esempio: per avviare un’attività di autoriparazione
sono necessari fino a 86 adempimenti, 30 enti con cui raffrontarsi da contattare 48 volte, per un costo
di oltre 18.500 euro.
Il tema della legalità fa il paio con quelli della sicurezza e dell’abusivismo: “La volontà di contrasto
alle attività illegali, abusive, irregolari deve essere netta – specifica il Presidente – inoltre legalità
per CNA vuol dire favorire adeguato accesso al credito, azione che i Confidi possono agevolare se si
consente loro, ad esempio, di utilizzare fondi pubblici per erogare finanziamenti di piccolo importo”.
Il tema della progettualità riassume la necessità di pianificazione, visione comune, strategica e
condivisa utile al rilancio del territorio in un panorama decisamente incerto e mutato: “Torniamo a
ribadire la necessità di un ente pubblico-privato, sull’esperienza positiva del GAL, ad esempio –
concludono Silenzi e Migliore – gestito con serietà, onesta, competenza, professionalità, che si
occupi di progettazione e sviluppo industriale del territorio. Ad oggi non esiste ma la drammatica

Associazione Territoriale di Fermo
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realtà che viviamo ci impone la riprogrammazione veloce di modelli e condizioni, pena la scomparsa
di distretti, professionalità, economie”.

Fermo, 11 settembre 2020 L’Ufficio Stampa