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Mirandola e il suo polo biomedicale: una piccola eccellenza italiana oggetto di studio all’estero

Litaliano Simone Ferriani, Professore di Management a Londra, fa della Silicon Valley padana un esempio di anchor entrepreneurship.

Londra, 7 settembre 2020. Un nuovo studio della Business School (exCass) di Londra ha come oggetto la piccola e innovativa realtà di Mirandola, nel modenese. La ricerca, dell’italiano Simone Ferriani, docente di Management, londinese di adozione, ha come oggetto la metamorfosi di una piccola comunità agricola in polo industriale, importante centro di produzione di dispositivi medici.

In particolare, lo studio di Ferriani, ripercorre la storia dell’imprenditore Mario Veronesi, chiedendosi come un solo individuo abbia potuto fungere da catalizzatore per un così rapido sviluppo industriale galvanizzando il cambiamento economico di un’intera regione italiana, tanto da venir ribattezzata la Silicon Valley padana.

Mentre, ancora alla fine degli anni ’60, Mirandola era una cittadina agricola senza una significativa attrattiva turistica, è diventata rapidamente, proprio grazie a Veronesi, una delle prime cinque sedi produttrici di dispositivi medici in Italia, generando il 30% dei ricavi del settore nel Bel Paese.

Mario Veronesi aveva iniziato a produrre kit usa e getta nel garage dei propri genitori, dopo aver constatato come la procedura di sterilizzazione dei tubi in lattice riutilizzabili allora utilizzati per le trasfusioni di sangue fosse complessa e non esente da rischi di contaminazione. Ha saputo valorizzare le competenze dei propri amici e costruire reti di contatti, incoraggiando i Mirandolesi a diversificare le proprie attività commerciali. Ha anche saputo sfruttare vantaggi competitivi a livello salariale e il fatto che alcuni residenti fossero riluttanti a lasciare Mirandola per città più grandi.

Grazie a interviste e ritagli di giornale, gli autori sono riusciti a delineare tre fasi di quella che hanno definito come anchor entrepreneurship, che vengono così descritte:

1)     Genesi: Veronesi ha sfruttato la sua rete di scienziati e un piccolo team di lavoratori qualificati, addestrandoli a diversificare il loro lavoro. Ad esempio, ha insegnato ad elettricisti ed esperti di telecomunicazioni come applicare le loro attività in modo specifico alla produzione di macchinari medici.

2)     Espansione: Veronesi ha ispirato partner e collaboratori a formare le proprie aziende indipendenti o ad assumere posizioni di rilievo in multinazionali che stavano ormai acquisendo le sue aziende. Questo ha portato ad una successiva espansione, che a sua volta ha ispirato gli altri, creando un circolo virtuoso di produttività e di stimolo economico.

3)     Attrazione: Mirandola si guadagna una reputazione internazionale per la produzione e la distribuzione di dispositivi medici e diventa un polo d’attrazione per gli investimenti. La produzione di prodotti di qualità e su richiesta, unita ad una forza lavoro qualificata, la rende interessante per i fornitori di macchinari medicali a livello mondiale per la creazione di sedi e filiali.

Il Professor Ferriani ha dichiarato che:

“Mario Veronesi stesso non era uno specialista in campo medico, ma aveva una visione, e sapeva condividerla.

“Ha colmato le proprie lacune in campo medico grazie ai rapporti con gli specialisti e ha incoraggiato i commercianti a far leva sulle proprie competenze per produrre attrezzature mediche. Ha anche insegnato e ispirato una generazione di imprenditori.

“Questo trasferimento di conoscenze tra le aziende ha messo in atto una rapida espansione economica di Mirandola. La storia di Veronesi e Mirandola ci mostra come una leadership carismatica e un forte senso di comunità possano rivitalizzare intere regioni”.

“Anche se Mario Veronesi non è più tra noi, la sua eredità ha fatto conoscere a livello internazionale una piccola città rurale come polo industriale di forniture mediche. Lo ha fatto semplicemente riconoscendo il potenziale grezzo di un’idea e il talento dei residenti, utilizzando ogni risorsa a sua disposizione per farla decollare”.

Lo studio Anchor entrepreneurship and industry catalysis: The rise of the Italian Biomedical Valley è stato pubblicato sulla rivista Research Policy. Gli autori sono Simone Ferriani, Gianni Lorenzoni e Mark H. Lazerson.