Economia

Trump salva 3 miliardi di prodotti made in italy, tra cui vino, pasta e olio

Di Paola Pieorni
Niente nuovi dazi sui prodotti Made in Italy, con la decisione del presidente della Casa Bianca
Trump. L’Italia è stata graziata rispetto all’ipotesi iniziale di estendere gli aumenti tariffari anche
a vino, pasta e olio, che si salvano da ulteriori aumenti.I nuovi dazi avrebbero colpito 3 miliardi
di euro di cibo Made in Italy, pari a 2/3 del totale in un momento reso già difficile dall’impatto
della pandemia sul commercio globale. Tra l’altro gli Stati Uniti, ricordiamo, sono il primo
mercato extraeuropeo per i prodotti agroalimentari tardati Made in Italy, per un valore che dal
2019 è stato pari a 4,7 miliardi, con un aumento del 4,8 nei primi mesi del 2020, anche se a
giugno si è registrata un’inversione di tendenza, con un -0,9%. Restano comunque in vigore le
tariffe aggiuntive del 25% entrate in campo lo scorso 18 Ottobre 2019, che avevano già colpito
prodotti tricolori come il Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina,
Provolone, ma anche salumi, mortadelle, crostacei, molluschi, agrumi, succhi e liquori come
amari e limoncelli.“Serve lavorare a livello europeo – spiega il presidente Cia, Dino Scanavino –
per salvaguardare il nostro sistema agroalimentare, che soffre a causa delle conseguenze della
pandemia. La contrazione dei consumi interni di Parmigiano Reggiano, Grana Padano,
Gorgonzola è stato, infatti, un ulteriore colpo per queste eccellenze italiane, già vittime della
politica protezionistica Usa nel 18 ottobre 2019”. Prima dell’introduzione del dazio, l’annata era
stato caratterizzata da un boom di vendite tricolori negli Usa, con 3,9 miliardi di euro e un
aumento del 12%, molto maggiore degli altri mercati Ue (media del +2%). Nel 2019 l’Italia ha
spedito 4,2 miliardi di euro sul mercato statunitense e il 10% delle esportazioni agroalimentari
italiane sono approdate sulle tavole dei consumatori a stelle e strisce.