La Manovra di Agosto: chi la spunta e chi no

Di Paola Pieroni
Arriva il Dl di Agosto da 25 miliardi di euro, approvato ieri con la formula “salvo intese tecniche”,
dopo un percorso di faticosa mediazione, all’interno della maggioranza con 109 articoli rispetto
ai 91 previsti nel documento precedente. Salta il sostegno ai consumi voluto fortemente da Pd e
M5s. Si rinvia, dunque, agli ultimi mesi dell’anno il piano con bonus per incentivare gli acquisti,
scoraggiando l’uso del contante, mentre viene ridotto rispetto alle attese, il contributo che alla
fine arriva a 600 milioni di euro per i ristoratori che utilizzano prodotti alimentari della filiera
italiana. Alla fine Italia Viva ha incassato lo slittamento, degli acconti sui redditi e dell’Irap degli
autonomi, da novembre ad aprile. Resta però, come preteso dal ministro Dario Franceschini, il
contributo a fondo perduto per le attività economiche e commerciali dei centri storici, che
abbiano visto le attività di giugno dimezzate rispetto a quelle dello steso periodo del 2019. La
norma del valore di 500 milioni riguarda 29 città. Triplica anche il bonus baby sitter per i medici,
a scapito dell’indennità per badanti e colf, con l’aggiunta di un fondo per la formazione delle
casalinghe.Tra le novità: altri 200 milioni ai comuni, una nuova quota di 400 euro di Reddito di
emergenza, norme su Air Italia e rifinanziamento di strade sicure fino a fine emergenza. Viene
inoltre prorogato il blocco dei licenziamenti fino a metà novembre, quando saranno attivi gli
ammortizzatori di emergenza. Poi ci sono tutte le scadenze fiscali prorogate, per un totale di 13
miliardi di imposte presumibilmente ridotte. Vengono ulteriormente diluiti i termini per pagare le
tasse e contributi sospesi a marzo, aprile e maggio: la prima metà potrà essere versata entro il
16 settembre, o in 4 rate mensili. L’altro 50% potrà essere dilazionato in 24 rate, a partire da
gennaio 2021. Via anche agli incentivi per le assunzioni e raddoppio della quota esentasse del
welfare aziendale, per i dipendenti fino a fine anno. Viene inserito anche l’aumento delle
pensioni di invalidità al 100%, che passando da 258 euro a 648 euro mensili per tredici mesilità.
Manovra questa necessaria, alla luce della sentenza della Corte costituzionale del mese scorso.
E poi spunta la sanatoria per le concessioni sulle spiagge. Lo stop ai mini bonus per i consumi
che slittano a novembre, ha fatto spazio al piano per il Sud, entrato nel decreto all’ultimo
momento, con taglio dei contributi a carico delle aziende del 30%, in partenza da metà ottobre.
E come disse lo stesso Gualtieri: “Far ripartire il Sud, significa far ripartire tutto il Paese”.