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UBI Banca dona 11mila volumi d’arte a biblioteche e istituzioni culturali della regione Marche

Jesi, 24 luglio 2020 – UBI Banca ha donato circa 11mila volumi d’arte ad oltre 70 biblioteche e istituzioni culturali della regione Marche. I volumi provengono dagli archivi dei vecchi istituti di credito confluiti in UBI Banca e rappresentano oltre 300 titoli pubblicati in passato come gadget da donare ai clienti durante le festività natalizie o in altre occasioni particolari. Circa 1300 volumi sono stati donati alla Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio delle Marche e saranno utilizzati in parte per arricchire la biblioteca dell’ente ad Ancona e in parte utilizzati per scambi culturali con altre istituzioni in Italia e all’estero. Il resto delle copie è stato donato alle biblioteche comunali e private, dislocate in tutta la regione, che fanno parte del Sistema Bibliotecario delle Marche e ad altre istituzioni scolastiche e culturali del territorio, fra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, il Comune di Jesi, l’Archivio di Stato di Ancona e a una dozzina di istituti scolastici.

“Questi volumi che abbiamo voluto donare rappresentano la storia delle banche della regione degli ultimi quarant’anni e anche la storia di questi territori e delle persone che ci vivono” spiega Roberto Gabrielli, responsabile della macro area Marche Abruzzo di UBI Banca. “Molti di questi volumi, che vanno dagli anni Ottanta ai nostri giorni, raccontano le bellezze artistiche, paesaggistiche e naturali della nostra regione, il talento dei nostri pittori e scultori, la vita dei nostri più grandi attori e cantanti, la storia delle nostre più importanti opere d’arte. E’ il nostro passato che rivive nelle pagine di questi libri e, per questo, lo abbiamo voluto donare a quelle istituzioni e biblioteche che lo sapranno valorizzare e divulgare al meglio”. 

“La donazione in libri da parte di UBI Banca onora la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, coadiuvata in tal modo nella sua primaria attività di studio e di ricerca scientifica nonché nella sua propensione agli scambi culturali e alla costituzione di reti relazionali” ha dichiarato la soprintendente Marta Mazza. “Un’iniziativa come questa, ancora, ne riconosce e incentiva il quotidiano sforzo – sostenuto con dedizione nonostante l’emergenza sanitaria e le crescenti difficoltà organizzative – per continuare a fornire un servizio bibliotecario al pubblico, in coerenza con lo spirito di servizio che sostanzia i compiti dell’ente di tutela”.

Pietro Balducci

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