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Bruce Springsteen: dopo “Western Stars”, presto in tour nazionale solo a Roma

Di Paola Pieroni –

Bruce Springsteen e la speranza. E’ questo il sentimento che accompagna il suo ultimo album “Wester Stars”, con 13 canzone indite, uscite i mesi scorsi. Il disco che si è subito piazzato al primo posto della classifica album e vinili, rappresenta il brano di inediti da solista, dopo 5 anni di fermo e rilancia la sua storica carriera che
dura da più di 40anni. Con questo disco Bruce, porta la musica verso nuove direzioni, prendendo in parte ispirazione dai dischi pop della California del sud tra la fine degli
anni ‘60 e l’inizio degli anni ’70, dove la speranza con “Hello Sunshine” ne racchiude il significato complessivo. Anticipato da foto enigmatiche sui profili social dell’artista
che aveva riprodotto panorami western, nei tredici brani, che compongono il disco, si ritrovano una vasta gamma di temi tipicamente americani: dalle immense autostrade che
si aprono a spazi desertici, dal sentimento di isolamento a quello opposto di comunità, dalla stabilità della casa, alla speranza che non dovrebbe svanire mai. “Questo lavoro è
un ritorno alle mie registrazioni da solista, come le canzoni inspirate a dei personaggi e con arrangiamenti cinematici- racconta Bruce, il giorno del lancio dei primi brani
inediti- è come uno scrigno ricco di gioielli”. La notizia non è ancora stata ufficializzata, ma è lo stesso Bruce, qualche settimana fa, ad annunciare il suo ritorno a Roma per il
2020, con un intervista su Repubblica. Il musicista starebbe mettendo a punto un nuovo tour che lo porterà nella Capitale, come unica data italiana. Se il concerto venisse
confermato, per Springsteen sarebbe un ritorno a Roma, quattro anni dopo il live del 2016 al Circo Massimo, che vide la presenza, al tour italiano, di 56mila persona.