Politica

Pd e M5S forzano sulla Legge elettorale ribattezzata “Germanicum”

La maggioranza al Governo spinge per un proporzionale puro e Italia Viva di Renzi diserta la riunione di maggioranza per il voto della legge. Il testo, ribattezzato
“Germanicum”, su cui dem e grillini hanno trovato un accordo, è un proporzionale secco con soglia di sbarramento al 5%. Anche se il cammino della legge in parlamento non
si preannuncia semplice, la maggioranza cerca di forzare i tempi sull’approvazione di questa legge e portare a casa il risultato entro l’estate. La proposta di legge approderà
in aula il prossimo 27 luglio, ma rischia di slittare. Italia Viva si mostra contraria come pure il centro destra che si ricompatta su un modello maggioritario. E così si allungano i
tempi che dovrebbero, andare di pari passo con il taglio dei parlamentari e con nuovi assetti governativi che gli oppositori, in primis il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia
Meloni definisce “pro-inciucio e salva inciucio”, mentre la Gelmini “il ritorno al proporzionale non troverà mai la nostra convergenza”. Nei fatti, dunque, non si esclude un
rinvio a Settembre. Intanto Forza Italia ha presentato un testo, ribattezzato il “Lodo Sisto” o “Sistium”, che prevede tre articoli, ed è a componente maggioritaria e
punterebbe a modificare, come spiega Sisto “le percentuali tra maggioritario e proporzionale: due terzi ai collegi e un terzo alle liste. E mentre Conte lancia l’appello a Pd e
Movimento 5 Stelle, di restare uniti per sconfiggere le destre al potere che avanzano sempre più, in Liguria i due schieramenti (Pd e M5S) corrono insieme in campagna
elettorale. Nella regione Marche l’intesa non arriva e la frattura tra i due schieramenti è marcata. Pd e dem insieme ad altre 10 liste civiche e Italia Viva convergono nella
lista del centro sinistra con il candidato sindaco Maurizio Mangialardi, il Movimento 5 Stelle in area trasversale si presenta con Mercorelli. A comandare il gioco e i sondaggi
sembrerebbe il favorito centro destra con il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli.
Paola Pieroni