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Mangialardi prova in extremis l’accordo programmatico con i 5Stelle

Pd e liste alleate del centro sinistra provano in extremis ad allargare l’alleanza con il Movimento 5 Stelle per recuperare punti e aggiudicarsi in pole position, la vittoria a
Palazzo Raffaello. La nuova mission sarebbe: stesso fronte e programma politico per rilanciare le Marche con aggiunta dei 5Stelle. Una mossa strategica fortemente voluta
anche perché i sondaggi continuano a dare in testa il candidato Acquaroli con il 48%, mentre Mangialrdi viaggia al 40%. Per questo i dem vogliono recuperare il gap grazie ad
un accordo programmatico con i 5 stelle che sono ad un 9% e portarsi a casa la vittoria senza troppe ansie. “i 5Stelle potrebbero collaborare con noi, per fare il bene delle
nostre Marche, con un accordo programmatico per il rinnovamento delle Marche, contro il centro destra nostalgico”. Esorta così Mangialardi i Pentastellati, classificando
“nostalgica” la linea politica del centro destra. Eppure il “dolore del ritorno” della nostalgia, sembra presentarsi anche a lui. Questa volta però l’impresa sembra più ardua. Ci
sono le resistenze interne del partito e dall’altra un 5Stelle che converge verso il candidato già scelto: Mercorelli. I giorni scorsi è stato confermato il dietrofront della lista di
Longhi, più in linea con il pensiero dei 5Stelle e dei Verdi e deciso a non chiudere l’accordo con il Pd. Per il Primo Cittadino di Senigallia e presidente Anci Marche, ci
sarebbero tutti i presupposti per vincere. InsiemeMarche è il nome della sua coalizione e per questa campagna Mangialardi si è pure affidato al guru della comunicazione
Daniel Fishman, lo stesso che ha consacrato la vittoria di Bonaccini in Emilia Romagna. I colori scelti sono quelli della stabilità del blu e dell’arancione. Una stabilità da
sempre ricercata, vista l’abitudine del candidato a vestirsi quasi sempre di blu.
Paola Pieroni