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Legge Elettorale: Proposta di incandidabilità a Consigliere Regionale per chi corre da Governatore, rischio invalidazione tornata elettorale

Archiviata l’ipotesi di ballottaggio, ne spunta un’altra, l’incandidabilità a Consigliere Regionale per chi corre da
Governatore. Ritornano i “ritocchini elettorali” dell’ultimo minuto, a tre mesi dal voto. Martedì prossimo la Giunta
Regionale sarà di nuovo chiamata a votare la proposta presentata da Sandro Bisonni. C’è chi vede questa mozione
come pura rivendicazione politica verso il Movimento 5 Stelle e il candidato governatore Gianni Mercorelli, guarda
caso anche lui di Tolentino. Ricordiamo che a gennaio del 2016, il Movimento 5 Stelle aveva aperto nei confronti di
Bisonni un “irragionevole procedimento di espulsione” con il passaggio del Consigliere Regionale al gruppo misto. Il
riprendersi una rivincita sembrerebbe dunque l’ipotesi più plausibile. Sta di fatto che, l’urgenza del cambio di regole di
gioco dell’ultimo munito, avrà delle ricadute notevoli in termini di immagine, nonostante l’opportunità del
provvedimento andrebbe ad avvantaggiare alcune forze politiche a discapito di quelle di minoranza. “Va decisamente
respinta questa proposta -dichiara il candidato Governatore Francesco Acquaroli- La pratica della democrazia si palesa
in questi dettagli. Infierire sui perdenti, già in partenza diventerebbe un odioso sopruso”. La stessa norma coinvolge
direttamente anche la lista “Dipende da Noi” del Professor Roberto Mancini, il quale annuncia ricorso e spunta
addirittura l‘ipotesi di invalidare la tornata elettorale. Contrarissimo anche Gianluca Busilacchi di Articolo 1 che ieri
mattina in conferenza con i capi gruppo- citando sentenze su casi analoghi- ha proposto di far esprimere il Comitato
Tecnico della Legislatura della Giunta in merito al parere tecnico della legge. Ma su questa decisione la maggioranza si
è sfaldata. Cesetti e Sciapichetti si dichiarano contrari, il segretario regionale del Pd Gostoli, si chiude dietro un “no
comment”, mentre senza andare oltre Mangialardi: “se fosse per me, lascerei tutto come prima”, rimettendosi alle
decisioni dell’intero Consiglio Regionale. Rimanere in attesa di questa decisione dell’ultimo minuto, discutibilissima,
non è certo il miglior clima di procedere in pieno avvio di campagna elettorale. Vedremo cosa succederà martedì
prossimo al voto. Ma si sa, in guerra, tutto è permesso. Intanto i partiti stringono sulla definizione delle liste per il
rinnovo del Consiglio Regionale.
Paola Pieroni