Tolentino: il teatro riparte con GestiColors di Macchini
Mimo, narrazione, comicità. Il risultato è Gesticolors: un’antologia di schizzi di tutti i talenti espressi di Piero Massimo Macchini che
l’attore fermano ha regalato venerdì agli 80 spettatori presenti e distanziati al teatro Politeama di Tolentino, dopo la chiusura dei mesi
scorsi. Uno spettacolo di quasi 2 ore dove tecnica e duttilità dello stile si sono uniti magistralmente insieme, dove comicità verbale e non
verbale si intrecciano alla comicità slipstick, per farne un cocktail inebriante e una miscela esplosiva di gioie e dolori della propria vita,
attraverso gli occhi di un provincialotto, “assopito nel proprio benessere e tramortito da un ecceso di U”, che si interroga anche
sull’esistenza della vita oltre l’Infinito fermano, per riprendere una poesia del suo Giacomino Leopardi. C’è chi lo definisce uno spettacolo
dallo schizzo variegato di colori e talenti, al pari dei quadri di Pollock, chi ne intravede un arcobaleno di immagini visive supportate da un
suono sempre più raffinato. L’unica certezza è il finale liberatorio e catartico. Il divertimento è assicurato. “Dallo spettacolo se ne esce
rigenerati, stimolati e consapevoli, il pubblico viene a teatro per divertirsi e rilassarsi- fa sapere alla nostra redazione Macchini- se trova
anche un insegnamento tanto meglio, ma l’educazione si dà con l’esempio. E sull’esperienza Covid, Macchini riferisce: “Quello che ho
capito da questa crisi Covid è che la professione dell’attore non esiste e che bisogna costruire un sindacato di categoria per gli attori, con
contratti e leggi che tutelino il mondo dello spettacolo”. Diciamo che la professione di politico degli attori, avviata e continuata in questi
ultimi mesi da remoto, si pone proprio sulla buona strada. Forza Macchini!
Paola Pieroni