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Civitanova Marche: Comitato No Covid Hospital, giù a colpi di diffide, petizioni ed esposti per dire “fermatevi”

Il fronte del “No Covid Hospital”a Civitanova Marche va avanti a colpi di diffide, petizioni ed esposti per dire no
all’ospedale astronave di terapia intensiva costruito con i fondi di privati, le cui spese di gestione ammonterebbero a
30mila euro al mese. Modica cifra se si considerasse il solo costo della struttura in stand by. Dati ad oggi non ancora
confermati ma sui quali si lancia il neoeletto presidente del comitato “ No Covid Hospital” Ivo Castamagna che
continua la sua battaglia contro l’ospedale astronave e dichiara di fare esposto alla Corte dei Conti, dopo le petizioni e
le diffide, inviate a suo tempo alla Regione Marche, con la precisa richiesta di fermare il progetto del Covid Hospital.
“Ribadiamo –ha detto Castamagna- che è un’iniziativa nata nel luogo sbagliato e al momento sbagliato. In più
inizieremo la raccolta di firme per la petizione per dire “fermatevi”. La maggioranza e l’opposizione hanno la facoltà di
richiedere in Consiglio Comunale e chiedere che al 31 luglio la fiera sia riconsegnata così come era”. Infatti in data 31
Luglio è prevista la scadenza della convenzione. Sul piano tecnico e istituzionale si esprime l’avvocato Bartolomei che
ha studiato gli atti relativi alle convenzioni: “Qui ci sono state 4 delibere a ping pong , la prima di Ciarapica per lo
sgombero immediato dei locali individuando la cifra di 56 mila euro da dare al soggetto aggiudicatario, firmata non dal
dirigente alle finanze, ma dal segretario generale e, tra l’altro, l’atto è senza copertura finanziaria e si rimanda
all’approvazione in bilancio. E nel previsionale triennale la copertura di spesa per questo impegno non c’è”. Ma “se
arrivasse l’ondata in piena” come dice Ceriscioli, con l’astronave si starebbe al sicuro. Prevenire insomma è meglio
che curare. Peccato l’onere finanziario di gestione, a questo punto.
Paola Pieroni