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L’esercito dei cassa integrati senza assegno

Mentre la democrazia nel paese è momentaneamente “sospesa” negli incontri segreti e non pubblici degli Stati Generali,
voluti fortemente da Conte nell’incantevole cornice istituzionale di Villa Panphili, a cui il centrodestra ha deciso di non
partecipare, quasi un milione gli italiani attendono ancora la cassa integrazione. Cittadini ancora in attesa dell’assegno. Una
promessa, ancora una volta, disattesa, sia da parte del Governo che aveva annuito, sia da parte del Presidente Inps Pasquale
Tridico che aveva giurato. Dati confermati poi dallo stesse sedi Inps. Gli uffici avrebbero dovuto comunicare i dati dei sussidi
pagati, ma guarda caso non è arrivata la comunicazione. Solo la garanzia di Tridico a voce. I numeri dunque non arrivano,
qualcuno parla di 400 mila domande non evase, altri addirittura di 700, 1 milione di domande non evase. Dati da capogiro. Al
28 Aprile invece, a livello regionale, l’inps aveva comunicato che 1/3 delle richieste erano state liquidate nella nostra regione
e che le Marche erano al primo posto per rapidità nella liquidazione della cassa integrazione in deroga per i lavoratori non
coperti dalle tutele ordinarie per l’emergenza coronavirus. Eppure anche nelle Marche i lavoratori stanno ancora aspettando
l’assegno. Sconcertante poi il fatto che Tridico si è vantato di aver erogato 8 milioni di sussidi quando in realtà, più della metà
sono stati anticipati dagli stessi imprenditori. Tra i vari pasticci e confusioni generate da un clima di emergenze su emergenze,
il bel Paese si trova impreparato come il Premier ad andare avanti.
Paola Pieroni